domenica 10 luglio 2011

Storia


Ieri,su Rai Storia,nella sezione chiamata Dixit curata da Giovanni Minoli,ho potuto apprezzare un bellissimo documentario su una storia cosiddetta "minore"riguardante la ferocia nazista.Minore non per la sua gravità,ci mancherebbe,è stato uno dei crimini più efferati compiuti dai nazisti sul suolo francese,ma perchè non ci sarà mai nessun libro di storia delle scuole che riporti questo episodio come ammonimento,come testimonianza,come istantanea dell'orrore che l'uomo può causare ai suoi simili.Sabine e Miran Zlatin erano due educatori,che,nella Germania pre nazista si prendevano cura dei bambini disadattati,sbandati,con famiglie disagiate,e li curavano presso una casa che avevano adibito a "rifugio"per questi piccoli sventurati a Mannheim.Appena giunto al potere Hitler si resero subito conto del pericolo per i bimbi senza famiglia e per quelli ebrei e cosi decisero di spostarsi nella vicina Francia,allora più tranquilla e sicuramente al riparo dai crimini che già si manifestavano in Germania con l'avvento dei nazisti al potere.Purtroppo per loro però la guerra prese una svolta velocissima e i nazisti invasero subito il nord della Francia,lasciando il controllo della parte meridionale al governo fantoccio di Vichy e l'estremità ancora più meridionale all'esercito italiano.I Zlatin decisero allora che Lione,la città dove si erano trasferiti con una sessantina di bambini non era più sicura,e furono indirizzati in una casa sulle montagne,in un piccolo paese chiamato Izieu,dove avevano la protezione delle autorità locali e dove poterono accogliere altri bambini rimasti senza genitori perchè deportati in quanto ebrei.Il totale sali a più di cento bambini.Qui studiavano,lavoravano,giocavano,facevano una vita apparentemente normale e la guerra con il suo sangue era solo un'eco lontano.Tutto cambiò quando a Lione arrivò il famigerato Klaus Barbie,che ben presto fu soprannominato "il boia di Lione"per la sua spietatezza e perchè eseguiva personalmente le torture sui prigionieri e spesso li uccideva di persona.Barbie ricevette la segnalazione che esisteva da qualche parte un nucleo di bambini ebrei che dovevano assolutamente essere deportati,e lui iniziò la caccia.Arrestò e torturò e uccise decine di persone pur di arrivare ai bambini e alla fine riusci.Il 6 Aprile del 44 un centinaio di uomini della Gestapo accerchiò la villa d'Izieu e portò via 44 bambini e 7 educatori.I coniugi Zlatin erano in un paesino a fare compere,mentre gli altri bambini erano fuori ai campi e si nascosero e furono nascosti dalla gente del luogo.I 51 furono portati al luogo di smistamento di Drancy,chiamato "la macelleria"perchè già qui tutti i prigionieri,per il 90% ebrei,venivano spogliati di tutti gli averi,e quelli più vecchi e malati venivano giustiziati immediatamente.Da Drancy il treno li portò direttamente ad Auschwitz,dove la sera del giorno dopo furono tutti gasati a parte l'unica sopravvissuta,Lea Feldmann,una educatrice.Dai registri presentati al processo di Norimberga risulta che dei sei milioni di ebrei uccisi nei campi di sterminio,quasi un milione era costituito da bambini,e che dei circa altri quattro milioni deportati e uccisi dai nazisti,non solo nei campi di concentramento,ma nelle varie campagne militari,almeno 500.000 erano bambini.
Dopo una caccia durata quasi venti anni i coniugi Karlsfeld riuscirono ad individuare e,grazie alle pressioni internazionali,far estradare in Francia,Klaus Barbie,rifugiatosi in Bolivia grazie agli appoggi della rete dei filonazisti europei.Nel 1987 Barbie venne condannato all'ergastolo per i crimini contro l'umanità,soprattutto grazie alle testimonianze e ai documenti incontestabili presentati dai sopravvissuti della casa d'Izieu.

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