martedì 12 luglio 2011
Poesie
Ora,lontano,diverso,nel vento quasi non terrestre che smuovendo l'aria impura,trae vita da una
stasi mortale delle cose,rivedo i casali,i campi,la piazzetta di Ruda;su le bianche alpi,e giù,
lungo i canali,tra campi di granoturco e vigne,l'umida luce del mare.Ah il filo misterioso si
dipana ancora:e in esso,nuda,la realtà,l'irreale Qualcosa che faceva eterna quella sera.L'aria
tumefatta e festosa dei tuoi primi quadri,dov'era il verde un verde quasi di bambino e il giallo
un'indurita cera di molle Espressionista,e le chine spigolatrici,spettri del caldo sesso
adolescente,brulicava al confine di quel luogo segreto,dove oppresso da un sole eternamente arancio,dolcissimo è il meriggio estivo,e in esso arde una crosta di profumi,un glauco afrore d'erbe,di terco,che il vento rimescola....Tu lo sai quel luogo,quel Friuli che solo il vento tocca,
ch'è un profumo!Da esso scende sopra i tuoi oscuri suonatori di flauto,il dolce grumo dei neri e dei violetti,e si espande da esso iridescente il bitume suoi tuoi Cristi inchiodati tra falde di
luce franata dai transetti d'Aquileia,e reduci da esso,nelle calde sere riverberanti della Bassa
o nei bianchi mattini gelati nei canali,vanno i tuoi pescatori verdi di veglie,a cui arrossa le
rozze rughe il sale,o giovanili nereggiano i braccianti sulle scarpate del traghetto serale,
appoggiati ai manubri,stanchi,bruciati,mentre la notte già s'annuncia nel triste borgo con le luci
e i canti.E il vento,da Grado o da Trieste o dai magredi sotto le Prealpi,soffia e rapisce dalle
meste voci delle cene,qualche palpito più puro,o nel brusio delle paludi qualche più sgomento
grido,o qualche più oscuro senso di freschezza nell'umido deserto degli arativi,dei canneti,
delle boschine intorno ai resultumi....
Quadri Friulani seconda parte
Pier Paolo Pasolini
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