lunedì 18 luglio 2011

Poesie


C'è molto nel mondo che non muore
e molto che vive per perire,
che sorge e cade, sboccia per appassire.
Il sole di stagione, che dovrebbe conoscere il tramonto
fino al secondo della buia venuta
la morte avvista e avvede con terrore
nel fluido cielo la costola di un cancro.
Ma noi, rinchiusi nelle case del cervello,
Rimuginiamo su ogni pianta di serra
che sputi intorno le sue foglie senza linfa,
e sorvegliamo la mano del tempo che in eterno
scandisce il mondo,
chiusi nel manicomio imploriamo di respirare aria fresca.
C'è molto nel mondo che muore;
Il tempo non guarisce né risuscita;
Eppure, pazzi di sangue giovane o macchiati dagli anni,
siamo ancora restii a rinunciare a ciò che resta,
sentendo il vento sul capo che non rinfresca
e sulle labbra l'arida bocca della pioggia.


Dylan Thomas

1 commento:

  1. "Sulle strade color rubino dipinte dal tramonto
    si ripetono i passi di una fanciulla che con occhi spenti si reca verso il calar del sole.

    Mille sono i motivi che la spingono a camminare verso il diverso,
    verso la quiete, verso la pace.

    Un masso regge il suo corpo fragile che risplende nella sera
    il viso graffiato dalle paure e gli occhi luccicanti di dolore
    si perdono in quel tenero color amaranto
    che tinteggia con mille sfumature il grigio mondo che è alle sue spalle.

    In lontananza si avvertono colpi di artiglieria
    ma guardando il tramonto c’è ancora speranza,
    domina il silenzio e i colori,
    che per diversi istanti ricoprono con un velo di polvere
    le pagine drammatiche della sua biografia.

    E ancora li verso il tramonto si sfocano le dure leggi della guerra,
    Cade il sole verso l’orizzonte, ma domani tornerà..."


    (Anonimo)

    RispondiElimina