venerdì 10 settembre 2010
Poesie
Sala D’aspetto
L'intero spazio della mia vita
fu una sala d'aspetto da soglia a soglia,
racchiusa da vetri con aria in cornici d'acciaio
sotto le picche incrociate
di lancette d'orologio.
Stare in ascolto. Sussurrare. Trattenere il respiro.
Attendere un qualche segnale.
Ritardo. E di nuovo.
Ancora un poco. Già domani. Ancora
un attimo di pazienza infinita.
Se sbattevo l'ala contro l'aria vitrea,
invece di infrangerla,
era l'aria a spezzare la mia ala.
Sono già trascorsi i miei secondi.
Non saprò aspettare. Ma confuso
come in un sogno apparve
attraverso i vetri sporchi,
quasi in uno specchio nella nebbia,
il mio volto riflesso.
Era il volto stesso dell'attesa,
giunto al punto di pietrificazione.
E ho capito, all'improvviso:
c'è sempre un'ultima scadenza
per infrangerlo col naso -
per smuovere quest'aria inchiodata.
Non arriverà più un treno da altri luoghi.
Non più.
Dovrò io stessa diventare
il fischio di un treno lontano,
e un ritmo affannoso
sempre più veloce, sempre più vicino,
sempre più qui.
Blaga Dimitrova
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L'attesa
RispondiElimina"Cominciava lungo la strada in compagnia di quelle mura,
testimoni di molti ricordi e forse anche del tuo.
Ti era caro il pensiero di sorprenderlo con il nuovo giornaliero,
il piacere dei fiumi di parole che accendevano i sensi.
Ti era caro il pensiero di abituarla con fiori dai colori del momento,
il piacere di arginare i fiumi per giungere dolcemente al bivio.
Ti era caro il desiderio di provocarlo con venti di guerra,
la soddisfazione della chiamata alle armi che precede la pace.
Ti era caro il desiderio di resisterle con indifferenza diplomatica,
la soddisfazione di non essere arruolato e fare la pace.
Ti era cara l'euforia di descriverlo con pastelli tenui,
la malizia negli occhi che faceva nascere invidia.
Ti era cara l’euforia di mostrarla in foto,
la malizia del tutto assente nelle affermazioni d’invidia.
Ti era cara l’ora di chiamarlo con l’emozione della prima volta,
l’eccitazione dell’incontro preludio dolce all’unione.
Ti era cara l’ora di vederla nella bellezza di sempre,
l’eccitazione di respirare di nuovo insieme.
Mi eri cara, ti ero caro e forse stiamo ancora aspettando."
Adamo Musella