mercoledì 8 settembre 2010
Accadimenti
Pochi giorni fa,in un piccolo comune del Cilento è stato ammazzato Angelo Vassallo,sindaco del comune di Pollica.L'hanno ammazzato in una vera e propria esecuzione di stampo camorristico.Nove colpi partendo dal petto risalendo fino alla testa,con il desiderio non di uccidere subito,ma di provocare nella vittima quell'attimo di lucidità nel rendersi conto di stare morendo ammazzato,una crudeltà nella crudeltà.La dinamica dell'uccisione è sicuramente la firma della criminalità organizzata,due,al massimo tre persone compresi i basisti,uccisione e fuga veloce,nessun testimone,nessuna traccia.Tante le ipotesi che hanno portato alla morte del sindaco.ma chi era Vassallo?Vassallo era un uomo che ha impostato immediatamente il suo ruolo in senso attivo,cioè agendo sul territorio,con controli continui affichè tutto rimanesse pulito,con stretta collaborazione con magistratura e forze dell'ordine,con esclusione dalle gare d'appalto di società ritenute in odore di camorra.Un uomo scomodissimo perchè ritenuto un esempio di opposizione al potere camorristico abituato a dominare il territorio senza avere il minimo intoppo,tanti signorsi che ubbidiscono.Vassallo non era cosi.Non era l'eroe che tutti i giornali descrivono,era solamente un uomo perbene che fa il suo dovere tenendo al territorio che amministra e avendo un forte senso della legalità e avendo schifo di tuti coloro che delegano a questo principio.ha seguito fino in fondo questo suo principio di vita,tanto è vero che confessava ai suoi cari di avere avuto minacce e di essere in pericolo di vita,sapeva dei rischi del suo atteggiamento,ma non essendo un codardo ed essendo un Uomo con la u maiuscola non si è piegato.Hanno vinto i camorristi che l'hanno eliminato?No perchè adesso le attenzioni sugli appalti e i giri di soldi in quella zona saranno moltiplicate e sarà molto più difficile penetrare quei territori.No perchè la gente di quei posti meravigliosi non meritava di vedere sporcato il frutto di tanti sacrifici da parte di chi disprezza l'onestà e pensa che la violenza spiani la strada ai guadagni facili.No perchè la morte non significa la fine del destino di una anima,significa solo che ha lasciato "questo"cammino,e quindi non solo non lo hanno "eliminato"come spirito,ma neanche come esempio,come vittoria del bene sul male,come la prova che un piccolo grande uomo può fermare anche la potenza di gente spietata come quella.
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Nel destino di ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama disperazione.
RispondiEliminaVictor Hugo
Questa vicenda, lo sai, mi tocca molto da vicino.
Spero non sia solo la disperazione di cui parla Hugo l'ultima spes nel vaso di pandora della mia gente.
E ancora più mi auguro che, a forza di parlarne, la tua visione evolutiva del mondo dell'animo umano colorerà di un rassegnato ottimismo rosa anche la mia.
Più che a forza di parlarne contano le azioni,conta la contrapposizione al male,conta prendere il testimone lasciato da Vassallo e portarlo avanti fino in fondo.Noi corriamo,loro camminano e un giorno si fermeranno...
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