giovedì 9 settembre 2010
Poesie
C'è molto nel mondo che non muore
e molto che vive per perire,
che sorge e cade, sboccia per appassire.
Il sole di stagione, che dovrebbe conoscere il tramonto
fino al secondo della buia venuta
la morte avvista e avvede con terrore
nel fluido cielo la costola di un cancro.
Ma noi, rinchiusi nelle case del cervello,
Rimuginiamo su ogni pianta di serra
che sputi intorno le sue foglie senza linfa,
e sorvegliamo la mano del tempo che in eterno
scandisce il mondo,
chiusi nel manicomio imploriamo di respirare aria fresca.
C'è molto nel mondo che muore;
Il tempo non guarisce né risuscita;
Eppure, pazzi di sangue giovane o macchiati dagli anni,
siamo ancora restii a rinunciare a ciò che resta,
sentendo il vento sul capo che non rinfresca
e sulle labbra l'arida bocca della pioggia.
Dylan Thomas
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Bioritmo poetico
RispondiEliminaÉ un ritmo binario che parte in levare,
quello del cuore, sul quale danzano
i colori del sangue e della pelle
che non sono quelli rassicuranti della storia dell’arte
che non hanno poesia o dominanze gradevoli,
sono l’inquietante reale riflesso del vero
alla luce duro come un diamante grezzo,
acre come l’odore del petrolio,
o di un vecchio sudore.
Ecco il colore del vero: e’ violento,
immobile e pesante come il granito.
La realtà è in una pezza di juta
che avvolge un corpo finito
nel freddo di un’antica campana
e che continua a danzare un no dondolato
come impone il carretto di legno ammuffito
sullo sconnesso sterrato e sassoso
che lo porta alla staticità dei morti
e al silenzioso nero del sempre.
Quintino Di Marco
Davvero bellissima Loredana.....
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