venerdì 23 aprile 2010

Accadimenti


Corte d'appello, condanna confermata
"Ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi"
Azouz Marzouk: "Non esistono altri assassini. Ora, un futuro migliore". Mario Frigerio: "Non hanno mai avuto rispetto per le vittime". Carlo Castagna: "Spero che non siano concessi permessi"



MILANO - Cinque ore di camera di consiglio per arrivare al verdetto, pochi secondi per leggerlo. Così i giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano confermano l'ergastolo per i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in primo grado dalla Corte d'assise di Como per la strage di Erba, avvenuta l'11 dicembre 2006 e in cui furono assassinate quattro persone. La corte di secondo grado, presieduta da Maria Luisa Dameno, conferma anche i tre anni di isolamento diurno. 

"Meglio di così non poteva andare - commenta il sostituto procuratore generale di Milano, Nunzia Gatto - con tutte quelle prove non poteva che finire in questo modo. C'erano oltre ottanta relazioni dal carcere. C'erano le confessioni, c'era la prova scientifica, c'era il sopravvissuto. Magari in tutti i processi che affronto avessi queste prove. Nella mia requisitoria ho detto che esistono persone crudeli, non necessariamente incapaci, e queste sono due persone crudeli che ne hanno uccise altre quattro".

Dopo la lettura della sentenza, Olindo e Rosa si sono abbracciati e lei è scoppiata a piangere. Lo ha riferito uno dei loro legali, Fabio Schembri, poco prima che la coppia, celata alla vista da uno schieramento di agenti della polizia penitenziaria, tornasse in carcere. "Nei loro confronti è stata emessa una sentenza di condanna ancora prima che fosse celebrata l'udienza preliminare", ha aggiunto, annunciando un ricorso in Cassazione.

Azouz Marzouk, che nell'eccidio perse il figlioletto di poco più di 2 anni e la moglie, risponde alle domande dei cronisti subito dopo il secondo verdetto. " Me l'aspettavo. Non mi aspettavo altre sentenze perché altri assassini non ci sono. Sono loro i colpevoli. Lo hanno capito anche questi giudici - dichiara Azouz, assistito dal legale Roberto Tropenscovino - la Corte d'Appello ha rigettato ben 6 istanze presentate dalle difese. Non potevano essere messe in dubbio le affermazioni di una persona per bene come Frigerio. Mi spiace solo che tutte le vittime sono state trattate male anche in questo appello (riferendosi alle argomentazioni utilizzate dai difensori degli imputati). Che cosa dire... va bene, alla fine ce l'abbiamo fatta. Ora credo che sia davvero calato il sipario su questa storia, e posso sperare, come tutti, in un futuro migliore".  

Felicissimo Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage e, per questo, testimone chiave della vicenda. "Giustizia è fatta. Sono contentissimo - dice subito dopo il pronunciamento della corte - gli imputati non hanno mai avuto nessun rispetto per le vittime".

Infine Carlo Castagna, suocero di Azouz Marzouk, che nella strage perse la moglie, la figlia e il nipotino. "E' stato un processo eccezionalmente lungo, che non poteva che concludersi con una sentenza di condanna, nonostante la difesa le abbia tentate tutte. Ora spero che non siano concessi dei permessi a Rosa e  
Olindo".

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