lunedì 16 luglio 2012

Cinema





Ti va di ballare? La danza vista come strumento educativo per recuperare dalla strada ragazzi difficili e insegnargli ad avere fiducia nel prossimo: il primo film che vede la debuttante regia della "newyorkese" Liz Friedlander è un divertente e appassionante viaggio nel mondo scolastico giovanile americano, dove la danza diventa uno strumento di recupero e di liberazione da situazioni piuttosto difficili come droga e prostituzione. Girato con toni a metà strada tra la commedia e il serial televisivo in stile "Dawson Creek", "Ti va di ballare?" narra le gesta di Pierre Dulaine educatore di ballo da sala che decide, in maniera a dire il vero piuttosto fortuita, di insegnare ad alcuni giovani studenti con problemi di integrazione proprio la disciplina di cui lui è maestro. In questo modo Dulaine intende aiutare i ragazzi a uscire dai propri problemi a passo di Rumba, Tango, e Valzer... La trama riprende, in maniera piuttosto "romanzata" e "favolistica", la vera storia della vita di Pierre Dulaine, i cui corsi di danza sono attualmente seguiti da più di 1200 scuole in America e coinvolgono centinaia di insegnanti e studenti: un uomo che ha saputo trasmettere la propria passione al Mondo e che ha saputo con essa recuperare tanti ragazzi dalla strada. La regia di Liz Friedlander va a tempo con la musica di sottofondo in un curioso mix tra musica da sala e musica da strada: si assiste quindi a una sorta di lungo videoclip sicuramente dinamico, ma che purtroppo poco ha a che fare con una vera e propria regia cinematografica. A questo aspetto poco convincente si aggiunge una sceneggiatura non esattamente all'altezza delle aspettative, caratterizzata da una gara di frasi a effetto e dialoghi che sembrano incompiuti: la sensazione per quanto riguarda la trama è che molte delle situazioni che emergono dalla storia, non trovano giusta conclusione alla fine del film. Malgrado questi aspetti discutibili "Ti va di ballare?" si lascia comunque vedere nelle sue due ore di girato, e finisce per appassionare e divertire anche lo spettatore più scettico. Godibile. Per il ruolo di Pierre Dulaine Antonio Banderas è perfetto. Il suo charme e la sua caratterizzazione un po' sorniona di questo insegnante con un passato misterioso alle spalle risulta abbastanza convincente, considerando anche i limiti già menzionati della sceneggiatura e della regia. Al suo fianco un cast di giovani attori e ballerini che curiosamente impersonano un gusto retrò un po' anni Ottanta. Diventeranno famosi. Insomma "Ti va di ballare?" è un film leggero e disimpegnato che somiglia più a un lungo videoclip che non a un lungometraggio. Però se si sorvola sugli aspetti un po' inverosimili della trama (come ragazzi che imparano a ballare nel giro di poche settimane, partecipano ad una gara regionale e la vincono…), rimane un film che al di là della veridicità della storia intende soprattutto omaggiare la danza: vista non solo come disciplina artistica, ma come identità, come rivalsa, come naturalezza dell'esistere, come seduzione, complicità e armonia col Mondo, in una parola: come Vita. Riuscito.

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