venerdì 30 settembre 2011
Cinema
Protagonista di questo film, teso e veloce, è la giovane dottoressa Susan Wheeler (Geneviève Bujold) del Memorial Hospital di Boston. Dopo che una sua amica, a seguito di un semplice aborto terapeutico, è caduta in coma profondo, Susan scopre che altri dieci casi di coma profondo si sono verificati negli ultimi dodici mesi in soggetti sani, dopo aver subito operazioni di poco conto. La cortina di omertà dell’ospedale si chiude su di lei, e i suoi continui tentativi di infrangerla la porteranno dapprima alla scoperta di un traffico d’organi di stampo fantaorrorifico e poi la metteranno in pericolo di vita. Ottimo nella fase iniziale di preparazione del mistero, il film cede un po’ nel finale, che si fa via via più scontato. Resta comunque mirabile nella sua allucinante descrizione del mondo ospedaliero e nella sua precognizione ammonitrice di quello che potrebbe succedere nel mondo dei trapianti facili.Ottimi Michael Douglas nel suo primo ruolo da protagonista in un film,e genevieve Bujold,poi scomparsa dalle scene cinematografiche.Il film segna anche il debutto in una particina del grande Ed Harris.Straordinarie le sequenze dentro il Jefferson Hospital,riescono a farti sentire il freddo del coma anche attraverso lo schermo.
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