giovedì 6 ottobre 2011
Accadimenti
La notizia del giorno è la morte del patron della Apple,Steve Jobs.Chiunque,come me,ha vissuto tutta la straordinaria epopea della rivoluzione informatica non può non ricordare da dove si è partiti,dai 64k,a dove siamo arrivati oggi,sono passati solo trent'anni,ma sembrano tre secoli.E il merito di questa rivoluzione è almeno al 50% di Steve.Il primo ad aver capito che si poteva facilitare la ormai obsoleta scrittura elettronica inventando un apparecchio che poteva stampare con diversi caratteri facilitando la comunicazione.Da li,da un garage della California è nata l'idea che ha cambiato tutto,che ha dato vita al primo Mac,un computer rivoluzionario per potenza e flessibilità,creato un marchio che non era solo un brand commerciale ma una vera filosofia di vita.E infatti Jobs,a differenza di Gates,è stato un vero e proprio mentore per intere generazioni,perchè ha saputo non solo dare uno strumento di libertà,mettendolo alla portata di tutti(si pensi alla rivoluzione della musica portata su pc o agli attuali Iphone o Ipad),ma soprattutto mostrando con i fatti che si può sempre ricominciare e raggiungere lo stesso la cima.Infatti ad un certo punto della sua carriera era stato "defenestrato"dal management,che pensava di poter gestire l'azienda senza il suo comandante,errore colossale,quella che era la seconda potenza informatica crollo fino a diventare una scatola vuota.Solo grazie al suo ingegno e al suo infaticabile lavoro innovativo la Apple è riuscita ad imporsi di nuovo come marchio di eccellenza e qualità,e a creare prodotti innovativi che faranno parte della vita di tutti ben presto facilitando la comunicazione e l'accesso alle informazioni,migliorando l'approccio con la tecnologia anche ai più imbranati e dando uno sviluppo sostanziale all'idea di "creatività".In questo è stato unico.genio,imprenditore,creativo,ispiratore di un modo nuovo di concepire l'armonizzazione uomo-tecnologia,uno di quegli uomini che trasformano il mondo con le loro idee,dando speranza a tutti coloro che veramente credono che i pensieri innovativi non muoiono mai.
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