domenica 1 novembre 2009

Pensieri


Amo


Amo fare la lotta con Federico e Luca.Amo bere tè bollente quando fuori è freddo.Amo correre con la mountain bike in riva al mare.Amo passeggiare in città di mattina all'alba quando non c'è nessuno.Amo il silenzio.Amo scrivere poesie.Amo camminare a piedi nudi.Amo avere uno scambio intenso e profondo con le persone.Amo sentirmi chiamare papà.Amo camminare tra i boschi.Amo ridere.Amo aiutare gli altri.Amo ascoltare buona musica.Amo perdermi nelle storie di un buon libro.Amo gironzolare tra i pescherecci della mia amata Grado.Amo dormire sentendo accanto i cuoricini battere dei miei figli.Amo la gente che cade e si rialza sempre.Amo chi combatte l'ingiustizia.Amo chi sa apprezzare le cose vere e semplici della vita.Amo chi sa sorridere.Amo la pizza.Amo stare con il naso all'insù ad ammirare le stelle.Amo i racconti delle persone anziane.Amo l'atmosfera serena della mia casa.Amo i buoni odori.Amo le candele.Amo sentire il vento tra i capelli.Amo comunicare con persone di tutto il mondo.Amo il buddhismo.Amo l'allegria.Amo chi sa aprire il suo cuore.Amo chi è sincero.Amo bere una buona birra.Amo sfrecciare con il windsurf sull'acqua.Amo i dolci.Amo i bei quadri.Amo le amicizie che durano.Amo parlare con gli amici sul messenger.Amo guidare.Amo viaggiare.Amo stare seduto davanti ad un camino a pensare.Amo fare l'amore.Amo accarezzare.Amo baciare.Amo abbracciare.Amo andare a cavallo.Amo fare escursioni in montagna.Amo le lenzuola fresche e pulite.Amo la pioggia.Amo la frutta.Amo la filosofia.Amo gli animali.Amo i programmi tv interessanti.Amo lo sport.Amo conoscere.Amo sognare.Amo sentire il sole sulla pelle.Amo Roma.Amo i vestiti comodi.Amo massaggiare.Amo la serenità raggiunta dopo anni da incubo.Amo la dolcezza e la sensibilità nelle donne.Continua......

2 commenti:

  1. Mi spiace entrare in questa sezione ma come persona tecnologicamente (dis)avanzata non ho ancora capito se in un blog altrui è possibile aprire topic :P!

    Cmq, Stefano...posso chiederti come può, un'anima coma la tua, adorare uno scrittore come Mishima che, se quello che ho letto di lui è vero, era considerato una sorta di fascista nazionalista estremamente xenofobo e militarista convinto?

    Non conosco questo scrittore per cui perdonami se la mia domanda ti sembra sfrontata, errata ed inutile ma sarebbe bello conoscerlo un pò di più attraverso le tue parole e la stima che, mi sembra ovvio, hai delle sue opere.

    RispondiElimina
  2. Scusa del ritardo della risposta Loredana,non mi ero accorto della tua domanda.La tua domanda è legittima perchè quella è l'iconografia che viene percepita di Mishima da chi non lo conosce o non conosce le sue opere.C'è un libro bellissimo su di lui "La visione del vuoto"di Marguerite Yourcenar che fuga ogni dubbio.Rispondo "accusa per accusa"(ironicamente).Non era fascista perchè detestava tutti i totalitarismi,detestava Hitler e pensava che Mussolini fosse un contadino ignorante.Non era xenofobo.Era l'intellettuale allora più permeato di cultura occidentale vivente in Giappone.Spesso traduttore di opere di autori occidentali,come Proust,Joyce,ecc.Era nazionalista ma non nel termine dispregiativo che diamo noi al termine,ma nel senso di "appartenenza"spirituale prima che fisica ad un territorio,ad una nazione.Era militarista nel senso che era contrario al disfacimento della tradizione millenaria dei combattenti samurai basata sulla disciplina e l'onore,per questo motivo formò una milizia privata,proprio per insegnare ai giovani i valori e i principi dei vecchi maestri.Per lui la "occidentalizzazione"del Giappone che,profeticamente,già vedeva,dopo la sconfitta della seconda guerra mondiale era soprattutto una sconfitta spirituale,un cedere le proprie tradizioni,i propri valori,l'insieme della propria cultura alla cultura un po' rozza e superficialotta yankee,quella si una cultura materialista e militarista.Ti consiglio Loredana,se la mia modesta spiegazione ha fugato un po' i tuoi dubbi,di leggere "Confessioni di una maschera",il suo primo libro.Li capirai che un uomo con quella sensibilità,quella profondissima cultura,era spinto da altri ideali rispetto a quelli parecchio abusati ai quali era completamente estraneo.Il suo suicidio rituale è figlio non di fanatismo ma di una sconfitta che per lui era come una pugnalata al cuore,la resa spirituale del suo paese con tutte le sue tradizioni e la sua cultura.Per lui ciò era insopportabile.ma non solo per lui.Altri intellettuali trovarono "la nuova impronta culturale"importata dagli States insopportabile e preferirono anzichè emigrare scegliere la strada del suicidio.Che nella loro cultura ha un senso diverso dal nostro.Da noi è quasi considerato un atto di vigliaccheria.Li è considerato un non sopportare più certe imposizioni e certi modi di vivere,ed è un atto che comunque viene rispettato perchè lascia intatto l'onore di chi lo commette.La propaganda di destra ha cercato tante volte di appropriarsi di Mishima,della sua figura,ma con una volgarità e con intenti di basso profilo che appunto non potevano essere più estranei al Mishima uomo e artista,profondamente raffinato e attento sia alla forma che alla sostanza delle cose.

    RispondiElimina