venerdì 27 novembre 2009
Libri
Leggendo questa opera di Yukio Mishima appare subito evidente,dalle prime pagine,quale sia stato il tema maggiormente indagato,preferito,da questo maestro della letteratura giapponese:gli uomini,ovvero la bellezza maschile,colta nei più variegati atteggiamenti;i pregi ed anche i difetti del sesso forte;l'analisi delle abitudini private e pubbliche,condotte attraverso parole nette e precise,inequivocabili,sostenute da una eleganza sfavillante,mai inopportuna anche nelle situazioni più scabrose.Yuichi,il protagonista,ci guida in un "effetto notte" attraverso ristoranti,cinema,case da tè,bordelli per soli uomini e ci fa conoscere gli ultimi samurai che ancora considerano effeminato l'amare le donne.Ovunque trapela la idealizzazione della mascolinità,stemperata,forse,dalla personale visione di Mishima,che non si limita a produrre caratteri,quanto piuttosto immagini per molti versi vicine alla realtà.Idealizzazione e realismo, fascinazione della morte prematura,eros e tanatos si fondono in questo libro con risultati sorprendenti.Fiumi di parole senza tempo che appartengono solo alla sfera della eleganza,della raffinatezza e della bellezza. Non a caso troviamo poche ma significative citazioni:Poe,Huysmans,Rodenbach,Wilde,Keats,Radiguet,Villiers de Isle-Adam. "Indefinibile armonia di giovinezza e di maestria,di ansioso insulto,di devozione e profanazione.Per me un capolavoro della letteratura mondiale.
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