venerdì 13 gennaio 2012

Cinema


Un allenatore di football del Sud, con moglie e figlie, è chiamato al capezzale della gemella che ha tentato il suicidio. Aiutato dalla psicanalista di lei, con la quale ha un'intensa e breve storia d'amore, riesce ad affrontare un tragico episodio della sua infanzia che aveva rimosso, consentendo alla psicanalista di aiutare anche la sua paziente. Tratto dal best seller di Pat Conroy (che l'ha anche sceneggiata con Becky Johnston), coprodotta, diretta (è la sua 2ª regia) e interpretata da B. Streisand con sensibilità e onesta convinzione, è una storia forte, con un bel cast, un grande N. Nolte e una bella fotografia (Stephen Goldblatt).Una di quelle pellicole che ti avvinghiano inesorabilmente,ti emozionano,ti scuotono,ti fanno ridere,piangere,sperare,pensare,insomma quello che dovrebbe fare ogni film ma che solo pochi riescono a fare,vale a dire catturare emotivamente lo spettatore e catapultarlo all'interno di una storia.Molto della riuscita del film per me lo si deve a Nick Nolte,lui che è la quintessenza della fisicità maschile riesce a dare dei tratti di dolcezza e fragilità al suo personaggio assolutamente unici rendendo poi credibili tutti i vari passaggi.Forse si vede molto l'occhio femminile sia del libro che della sceneggiatura,il Tom protagonista è l'uomo che ogni donna vorrebbe avere accanto,simpatico,un po' canaglia,forte,ma anche dolce,sensibile,fragile in certi momenti,capace di dare amore,forse è anche l'uomo che ogni uomo vorrebbe essere,chissà......

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