venerdì 22 ottobre 2010

Cinema


Una di quelle pellicole che non ti stancheresti mai di vedere e rivedere.La storia del pugile jim Braddock dall'ascesa dai ring di periferia alla caduta in miseria fino alla definitiva consacrazione nel match finale che riscatta tutto, soprattutto di lui come uomo.La sua energia,il suo mai scoraggiarsi,mai arrendersi,il suo arrivare ad umiliarsi pur di superare il momento brutto,il suo tenere ferocemente all'unità della famiglia,la sua profonda dedizione d'amore alla sua compagna sempre fedele,sempre accanto a lui,nella luce come nel buio.Intenso,emozionante,commovente,crudo,poetico.L'avevo visto la prima volta in un momento buio della mia vita e quindi immedesimandomi interamente nella vicenda umana del pugile,mentre questa volta la visione è stata più dolce e più positiva.

1 commento:

  1. Confermo.

    Un film bellissimo, crudo e romantico insieme, che tra luce e buio parla di una caduta e di un riscatto dalla vita.

    Mi tornano alla mente le parole pronunciate da Leon Reinach, ricchissimo ebreo francese finito ad Auschwitz, protagonista di un libro di Tuena intitolato "Le variazioni Reinach" (ossia il tuo prossimo impegno di lettuta, vero amore? :P)

    "Bisogna provare tutto, essere i primi e gli ultimi"...

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