domenica 16 maggio 2010

Pensieri


Una parte rilevante della saggezza è il giusto rapporto con cui rivolgiamo la nostra attenzione in parte al presente,in parte al futuro,in modo tale che l'uno non deteriori l'altro.Molti vivono troppo nel presente e sono sconsiderati;altri vivono troppo nel futuro e sono timorosi e preoccupati.Raramente qualcuno manterrà già il giusto equilibrio.Coloro che vivono con le proprie ambizioni e speranze rivolti solo verso il futuro,guardano sempre in avanti e si affrettano con impazienza verso le cose venture,in quanto solo loro,prime tra tutte,potranno portare la vera felicità;essi lasciano nel frattempo trascorrere sbadatamente il presente senza goderselo.Nonostante l'aria saccente,essi infatti ingannano se stessi vivendo l'intera vita sempre soltanto ad interim fino alla morte.Invece di essere quindi continuamente ed esclusivamente occupati con i progetti e le preocupazioni per il futuro,oppure di abbandonarsi alla nostalgia del passato,non dovremmo mai dimenticare che solo il presente è cosa reale e certa.Il futuro,al contrario,risulta quasi sempre diverso da quello prefigurato,cosi come era diverso anche il passato,tanto che entrambi hanno,tutto sommato,meno importanza di quanto non ci sembri.Invero,la distanza che rimpicciolisce gli oggetti per gli occhi,li ingrandisce per il pensiero.Solo il presente è vero e reale:costituisce il tempo realmente pieno,ed è solo in esso che si svolge la nostra vita.Di conseguenza dovremmo sempre riservargli un'accoglienza serena godendoci ogni ora libera da avversità immediate e dolori,coscienti di quello che valgono per noi quelle ore,vale a dire senza turbarle con volti contrariati a causa di speranze deluse nel passato o da preoccupazioni per il futuro.Perchè è veramente assurdo voler buttare via delle ore felici del presente oppure rovinarsele con il rammarico per cose passate o con l'apprensione per cose che verranno.Viviamo il presente seguendo l'onda dei nostri sentimenti costruendo giorno dopo giorno la consapevolezza della solidità del nostro futuro.

Schopenauer

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