domenica 28 febbraio 2016

Cinema





Primavera 1865. Presso il tempio Nishi-Honganji, i samurai del clan Shinsengumi stanno selezionando nuovi soldati. Tra tutti gli aspiranti solo due vengono scelti: Hyozo Tashiro, un samurai di bassa origine del clan Kurume e l'attraente Sozaburo Kano. Costui diventa subito oggetto delle attenzioni di Tashiro. Sono le regole rigide a tenere unito il gruppo, ma la bellezza di Kano sconvolge l'ordine provocando rivalità e gelosie. Non solo di ordine militare. "Ho passato la mia vita a infrangere tabù" afferma il sessantanovenne Nagisa Oshima. Ed è vero. Basti pensare a L'impero dei sensi o al più fruibile ma altrettanto fuori dagli stereotipi Furyo. Quale tabù è più radicato per i giapponesi della virilità dei samurai? Oshima la mette in dubbio con la raffinatezza di sguardo che gli è abituale, ma anche con decisione. Regalandosi anche il volto del tutto moderno di un Takeshi Kitano 'in costume'. Cosa per noi spettatori occidentali inusuale.


Giancarlo Zappoli

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