domenica 10 aprile 2011

Poesie


Ci fu un tempo...




I

Ci fu un tempo,
tempo dell’invenzione e dell’errore,
in cui la solitudine era uno splendido e spaventoso
esilio, dove si cospirava contro la lezione che non
si voleva apprendere e si spiava il mistero che si voleva
estorcere.

Era una grotta umida che recingeva la luce delle felci,
era l’angolo dei castighi dove lacrime velate
innalzavano, finalmente, la loro sovranità,
era l’incubo che aleggiava imprigionato in un’alcova
sconosciuta,
o un cuore raggomitolato nel suo nascondiglio che tramava
appuntamenti con vendette, trasgressioni e segreti illeciti.
Era un tempo d’infanzia e la solitudine accendeva il suo
bengala dietro allo scudo impenetrabile del silenzio.
E il punto ombroso dove si riparava era solo un
magico rifugio per il suo caparbio e glorioso bagliore.

II

Ci fu un tempo in cui l'amore era un
intruso temuto e anelato.
Uno sfiorare furtivo, premeditato, rielaborato nel corso
d’insopportabili veglie.
Una confessione audace e confusa, corretta mille
volte, che mai sarebbe giunta a una fine.
Un’incessante e tirannica inquietudine.
Un galoppare fulmineo del cuore ingovernabile.
Un continuo lottare contro la spietata infallibilità
degli specchi.
Un’intima difficoltà per distinguere l’angoscia dal
giubilo.
Era un tempo adolescente e impreciso, il tempo
dell’amore senza nome, quasi senza volto, che vagava,
come un bacio promesso, lungo il punto più ombroso della
scala.

III

Ci fu un tempo in cui il tempo non
era fluire:
era una treccia di sabbia che costantemente si pettinava.
I suoi tre capi si intrecciavano, si univano tra loro
distinti e inseparabili.
Niente si posponeva. Niente si anteponeva: era un tempo
predestinato da un singolare decreto, un’elica
ruotante, che si confondeva in una ruota brillante e
invisibile.
Non era un’età né una condizione, ma il tempo senza
tempo della felicità perfetta. Dell’accordo.
Dell’immobile e smisurata durata dell’estasi.
Era un punto unico e misterioso in cui confluiva il
tempo della memoria, della profezia e degli angeli.


Ana Rossetti

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