La mattina del 5 giugno 2010, una telefonata al centralino della Questura avverte che in un appartamento al pianterreno di un palazzo di via Villoresi 19, due giovani donne stanno litigando furiosamente. La pattuglia inviata sul posto annota nella relazione di servizio che si tratta di una lite fra tale El Mahroug Karima, di anni 17, e tale Michelle Conceiçao Santos Oliveira, brasiliana di 32 anni. La minorenne coinvolta è nota agli archivi della polizia, nelle discoteche della Riviera Ligure e, soprattutto, a Silvio Berlusconi. Dieci giorni prima il presidente del Consiglio era intervenuto per lei con una telefonata notturna alla Questura di Milano, chiedendo che la giovane fermata con l'accusa di furto, venisse rilasciata al più presto in quanto "nipote del presidente Mubarak". È l'inizio di uno degli scandali politico-giudiziari più sconvolgenti degli ultimi anni, e forse di tutta la storia dell'Italia repubblicana. Negli uffici della Procura ancora non lo sanno, ma la relazione che da lì a poco arriverà dal Tribunale dei Minori sul caso "della minorenne El Mahroug Karima", cambierà i destini della Seconda Repubblica, svelando i retroscena inimmaginabili delle feste a luci rosse che si svolgono ad Arcore nella villa del Premier, considerata residenza ufficiale della Presidenza del Consiglio. Un imbarazzante e pericoloso palcoscenico su cui si muovono personaggi noti al grande pubblico televisivo, da Emilio Fede a Lele Mora. Il Rubygate diventa velocemente un caso internazionale.Un libro documentatissimo,sconvolgente nel rivelare un sistema e smascherare la corruzione morale del potere e dei suoi protagonisti e comparse,un circo davvero tristissimo.
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