E' sempre molto difficile la trasposizione di un'opera letteraria per qualunque sceneggiatore e regista,diverso il linguaggio,diverse le visioni,i modi di affrontare i temi trattati,occorre l'amalgama di tanti talenti e spesso questo risulta davvero impossibile.Non è questo il caso,primo perchè lo sceneggiatore è l'autore del libro dal quale è tratto il film,e che sceneggiatore!Incredibile la maestria di Rushdie anche come narratore di immagini,la sua conoscenza dei tempi,dei ritmi,del mezzo cinematografico.Ne viene fuori una nuova opera,in nulla e per nulla inferiore al libro,che è a mio avviso un capolavoro.L'altro miracolo lo fa la regista,l'eccellente Deepa Metha,che non smetterò mai di consigliare a chi ama il cinema vero,quello che emoziona e sa raccontare delle storie senza artifici,mostrando in ogni pellicola talento puro come cristallo.La storia è arcinota,allo scoccare della mezzanotte dell'ultimo giorno di dipendenza dell'India dal governo britannico nascono due bambini,uno figlio di una ricca famiglia,l'altro figlio del suonatore di strada povero.L'addetta alla nursery,credendo di compiere un atto di giustizia scambia i due,modificando per sempre il corso delle loro vite,che poi comunque seguiranno destini paralleli.C'è tanta India in questo film,tanto profumo d'Oriente vero e non quello da cartolina,c'è poesia,disperazione,sangue,sogno,magia,ci sono tutti gli elementi che fanno di quell'immenso Paese un luogo dove lo straordinario è ordinario e possibile,dove basta passare una mano su un cesto di vimini per far sparire le persone,dove è possibile percepire gli eventi futuri,dove a volte avere dei poteri paranormali significa morire.La storia di tutti i figli nati dopo la mezzanotte di quella data fatidica per l'India è intrecciata per tutto il film,come anche nel libro,ed è quello che renderà il protagonista,Saleem,un essere davvero speciale,uno dei pochi a salvare sè stesso dalla Storia.E qui di Storia ce n'è tanta,dal 1947,data dell'indipendenza dell'India fino al 1977,alla cacciata di Indira Gandhi,trent'anni che hanno scosso quel continente facendo nascere Stati come il Pakistan e il Bangladesh,muovendo popoli in cammino con i propri valori religiosi,muovendo gli esseri umani alla perenne ricerca della loro identità.Ed è forse questo il messaggio piùnascosto del film,quello della ricerca dell'identità non solo del popolo ma anche del Paese India,sempre schiacciato dalle bramosie di potenze esterne.Eccellenti le interpretazioni tutte,soprattutto quelle di Saleem e di Parvati,mirabile la fotografia,insomma uno di quei film che rimarranno impressi nella vostra memoria a lungo.
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