mercoledì 2 dicembre 2009

Poesie


[...] Finchè una luce senza margini d’ombra
illumina l’oscurità del tempo,
risale ad uno ad uno i suoi tornanti
e m’accorgo di te entrata nella mia vita
neppure mi chiedo da che parte e quando
e se lo sei o se invece non sei sorta
su dalla sua profondità di notte in notte affiorando.
- Che farà qui – mi dico mentre splendi
e sorridi un sorriso anche mio – forse
veglia su di me. Forse affina da sempre il mio pensiero
occupato da troppe parvenze o monco -
e ti guardo come sei, già nota
sebbene mai prima d’ora veduta
e stupisco che l’amore abbia questo volto interno.

Potrebbe non esistere – penso. Essere
un gioco della mente soltanto -
e la guardo mentre sorride
un sorriso interno – a che cosa mi domando,
alla luce del giorno filtrata nella stanza
o a quella senza tempo preciso della mia conoscenza -
e neppure vedendo lei, ma il lampo
di reciprocità che lo cambia.

- Sono sempre stata qui, da quando? – mi rispondono
tra un battito e l’altro di ciglia i suoi occhi limpidi
offrendo una certezza oscura più del dubbio e insieme interrogando.
E io penso a un’età passata di mente
vissuta con il cuore ad altro e senza avvedermene
con lei accanto invisibile come il tempo.
[...]

A volte si tocca il punto fermo e impensabile
dove nulla è più diviso,
nè morte da vita
nè innocenza da colpa,
e dove anche il dolore è gioia piena.
Sono cose, queste, che si dicono per noi soltanto.
Altri ne riderebbero.
Ma dire si devono. Le annoto
per te chele sai bene e per testimonianza dell’amore eterno…

"Il pensiero fluttuante della felicità" Mario Luzi

da "Su Fondamenti Invisibili"


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