giovedì 17 dicembre 2009

Libri


Io rileggo raramente i libri letti,ma per questo ho fatto una eccezione.Sarà che lo avevo letto tantissimi anni fa e non avevo la maturità per capire certe cose che oggi posso comprendere meglio.E' un libro durissimo,che,letto da un uomo,assume una crudezza ancora maggiore.Ci sono certi capitoli,come quello della visita ginecologica che trasmettono una sofferenza psicologica inimmaginabile per un uomo.Ma stranamente,adesso mi ci sono rispecchiato,forse perchè lo stesso dialogo che fa la protagonista con il figlio che doveva nascere e che poi non nascerà l'ho fatto anche io con il mio Alessandro.Forse perchè mi sono posto le stesse domande.Forse perchè si fanno le stesse riflessioni sul mondo di oggi,che è ancora peggiore,a mio avviso, di quello del 75,quando fu scritto il libro.Certe parti possono risultare ostiche per un uomo proprio per un fatto biologico,se non puoi provare certe sensazioni fisiche,avere dentro di te quel feto che si trasforma giorno dopo giorno,parlarci,stabilirci una forma di comunicazione intima,tutte cose estranee al mondo maschile,ma che con un po' di sensibilità si riescono a cogliere come solidarietà umana verso questa donna che in ogni caso porta con sè una esperienza di vita,anche se dolorosa.

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