domenica 20 dicembre 2009

Cinema


E' un film cosi dolcemente intenso,da prenderti poco a poco ma inesorabilmente.E' la storia di Hanna,una giovane donna che vive una vita fatta di silenzio e non comunicazione con gli altri,quasi autistica,casa e fabbrica.Ad un certo punto le danno un mese di ferie e lei decide di andare nel posto più solitario immaginabile,una piattaforma petrolifera dispersa nel mare.Qui si trova ad accudire,come infermiera,Josef,rimasto momentaneamente cieco dalle ustioni riportate in un incidente sulla piattaforma.Tra i due comincia un dialogo che è più uno scambio di flussi di coscienza,qualcosa di cosi profondo,che li sorprende e li lega.E' la parte iù bella del film,secondo me.Il finale non posso raccontarlo ovviamente,ma la regista,come già in Lezioni d'amore,ha un tocco dolce,sensibile,accompagna i suoi personaggi per mano.Lo consiglio caldamente a chi ama il buon cinema.

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