Sull'onore.
L'onore non consiste nell'opinione degli altri circa il nostro valore,ma solo e unicamente nelle manfestazioni di una tale opinione.E' indifferente se l'opinione espressa sia realmente esistente o meno,senza parlare del fatto che essa abbia un fondamento o non l'abbia.Di conseguenza gli altri possono anche,in base alla nostra condotta di vita,nutrire la peggiore opinione su di noi e disprezzarci al massimo.Se però noi,con le nostre qualità e le nostre azioni,costringiamo gli altri ad avere una alta stima di noi,basta che solo uno,sia pure il peggiore e il più stupido,si permetta di esprimere la sua disistima nei nostri confronti,ecco che il nostro onore ne esce ferito.L'onore di un uomo non si basa su ciò che egli fa ma su ciò che egli subisce,e come affronta ciò che subisce.Di conseguenza,per quanto il modo di agire di un uomo possa essere il più retto e il più nobile,il suo animo sia il più puro e la sua mente la più eccelsa,ciononostante il suo onore può andare perduto in qualsiasi attimo nonappena salti in mente di calunniarlo a qualcuno che,sia per il resto il più indegno,il più stupido,il più vigliacco degli esseri umani,in breve un essere umano neppur degno dello sguardo del primo.Per lo più anzi,sarà un personaggio di questo genere ad essere portato per simili azioni,proprio perchè come osserva giustamente Seneca "Tanto più uno è disprezzato e degno di ludibrio,tanto più ha la lingua sciolta".Proprio la persona che abbiamo sopra delineato susciterà molto facilmente la rivalità in un simile individuo,perchè il vedere qualità preminenti suscita l'ira repressa di coloro che non ne possiedono nessuna.
La saggezza della vita (Schopenauer)
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