martedì 13 ottobre 2009

Medicine Alternative



Soffrite d’insonnia e passate le notti a rigirarvi nel letto, a contare le pecore, e siete stufe di prendere sonniferi?Oltre al controllo della cena, cibi gustosi e leggeri di facile digestione e alla doverosa rinuncia al caffè, fate una cosa molto semplice: massaggiatevi le mani. Sì, avete letto bene, proprio le mani che, opportunamente stimolate su punti definiti, vi faciliteranno un dolce e languido ingresso nel regno di Morfeo. Ma come è possibile? Anche questo è semplice. Palmo, dorso e dita sono una mappa completa di tutto il corpo umano: massaggiando i punti che corrispondono ad organi malati o adibiti a determinate funzioni, (nel caso specifico l’ipofisi, i punti della testa sulla falange del pollice e il plesso solare) si interviene per riflesso sugli organi stessi stimolandoli a reagire, e la parola magica è proprio riflesso.
Riflessologia
La riflessologia, è una terapia naturale che cura secondo lo stesso principio utilizzato dall’agopuntura e dallo shiatsu: ogni organo ha un suo punto corrispondente in altre zone del corpo che, opportunamente sollecitate, agiscono sull’organo stesso spingendolo a reagire con una risposta automatica e involontaria.Sappiamo che il corpo ricerca naturalmente l’equilibrio attraverso le sue capacità auto curative: la semplice pressione e il massaggio in determinati punti facilitano e accelerano questo processo, in quanto lo stimolano a cercare in se stesso la forza e l’energia da distribuire agli organi e alle strutture più deboli per migliorarne l’efficienza.E’ una terapia curativa, ma la sua funzionalità principale rimane quella preventiva: massaggiando quotidianamente i punti che riflettono il nostro “tallone d’Achille”, punto debole che anche il più sano possiede, e quelli momentaneamente dolorosi si possono parare i vari disturbi perché si risveglia la vitalità e si mette in moto la forza dell’intero organismo. Come funzioni non è ancora certo, qualcuno parla di canali attraverso i quali scorre l’energia, per altri si tratta dell’azione di milioni di terminazioni nervose, per altri ancora le onde generate dal massaggio provocano una reazione chimica sugli organi corrispondenti al punto massaggiato: le opinioni sono varie, non sappiamo esattamente come, ma il fatto è che funziona.La mano non è certamente l’unica mappa del corpo, anche l’orecchio e il piede ne sono un esempio, anzi, la riflessologia plantare è più conosciuta e praticata rispetto a quella della mano. Ha infatti il vantaggio di procurare miglioramenti più stabili e duraturi anche se più lenti da costruire, però richiede necessariamente la presenza di un altro: infatti, provare per credere, l’auto massaggio del piede comporta contorcimenti, forzature e tensioni del corpo che mal si conciliano con il regolare flusso dell’energia, condizione fondamentale per un buon esito. Il massaggio della mano può invece essere praticato facilmente da soli, ha un risultato più immediato, bastano pochi minuti al semaforo rosso o seduti sull’autobus o in ufficio prima di una riunione importante per ottenere risultati a volte sorprendenti.
Come si massaggia
E’ molto semplice: una volta individuato il punto, dovete esercitare con il pollice, o con le altre dita, una pressione decisa ed energica accompagnata da una rotazione lenta e profonda, regolare e costante, in senso orario sulla mano destra e antiorario sulla sinistra; la pressione da esercitare è soggettiva e, in caso di dolore, dipende dalla personale capacità di sopportazione.Se il punto fa male, bene! vuol dire che state toccando la zona giusta, e che l’azione del massaggio comincia a fare effetto: dovete insistere fino a quando il dolore si attenua. Tenete presente, comunque, che si tratta di una tecnica non violenta quindi il punto non deve essere aggredito perché, per sua natura, il trattamento richiede lentezza d’azione e un approccio dolce ed amorevole: evitate le parti irritate da tagli o abrasioni e lo sfregamento che serve solo ad arrossare la pelle. Nell’ordine massaggiate prima la mano sinistra, poi la destra.
alcuni esempi

La Cellulite vi angoscia?
Aiutatevi a scioglierla agendo sulla milza, presente solo sulla mano sinistra, sull’ipofisi, sulle ghiandole toraciche e della testa pizzicando le lunette fra le dita e, per ultimo, sui reni.E’ certamente il problema estetico più diffuso, un nemico subdolo che lentamente si insinua, fin dalla pubertà, all’inizio in forma leggera con una lieve ritenzione idrica nei tessuti sottocutanei accompagnata da sensazioni di gonfiore. Poi i cuscinetti diventano sempre più evidenti, il sistema venoso e quello linfatico drenano con sempre maggior difficoltà i liquidi che continuano a ristagnare, il processo di smaltimento di grassi e scorie diventa sempre più lento e la cellulite si assesta.Trattamento
Per aiutare il corpo a “smuovere le acque” e stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, si agisce per alcuni minuti al giorno sui punti della milza, presente solo sulla mano sinistra, sulle ghiandole toraciche e, una per una ripartendo più volte da capo, su quelle della testa dove il massaggio si attua pizzicando le lunette fra le dita, i cosiddetti “otto demoni” in quanto spesso molto dolorosi. Infine, tornando alla rotazione lenta e regolare, il plesso solare ed il rene.
Avete della rabbia repressa?
Liberatevene agendo su testa, fegato e, a lungo, sulla cistifellea.

Potete lenire l’artrite lavorando i reni, le surrenali, che vanno artigliate verso l’alto, la milza e la zona corrispondente alla parte colpita.
Siete stressate ed ansiose?
Lavorate i punti dell’ipofisi e del plesso solare. Se il malessere si accompagna ad emicrania, aggiungete quelli della testa, del fegato e delle vertebre cervicali.
La sciatica vi obbliga a trascorrere lunghe giornate a letto bloccate dal dolore?
Agite su rene, vescica, vertebre lombari e sacrali oltre che sul punto dello sciatico che individuate facilmente in quanto molto doloroso.

Vi disturba la stitichezza?
I punti da lavorare sono stomaco ed intestino.

Vi colpiscono spesso i crampi alle gambe?
Massaggiate il punto del fegato, presente solo sulla mano destra, entrambi i reni e il punto corrispondente della gamba.

La cistite vi tormenta?
Massaggiate regolarmente le zone di rene, uretere e vescica insistendo su quest’ultima.
Il vostro bimbo fa la pipì a letto? Stimolate gli stessi punti (rene, uretere e vescica).
Per i bambini il trattamento è particolarmente efficace dato che sono più sensibili al massaggio: sedetevi di fronte a lui, prendetegli le mani e, indipendentemente da un problema specifico sui cui punti dovete insistere, massaggiategli i diversi punti dalla testa ai piedi con una pressione leggera, parlando dolcemente. E’ una buona garanzia per la sua tranquillità, equilibrio e salute.
Artrosi
Consiste nella consumazione dello strato di cartilagine presente sui due capi dell’articolazione con il conseguente aumento dell’attrito al movimento e l’instaurarsi di fenomeni cronici di infiammazione che portano progressivamente alla perdita di possibilità di movimento con dolori spesso lancinanti. E’ un fenomeno per certi aspetti fisiologico, un logoramento conseguente all’invecchiamento dei tessuti anche se in molti casi esce dalla normalità per precocità di intervento. Il massaggio aiuta a rallentare i processi degenerativi e a prevenire quelli precoci.Trattamento
Si agisce sulla colonna vertebrale con il pollice che la percorre interamente avanti e indietro con un movimento forte e deciso che assomiglia al cammino del bruco. Successivamente sul punto corrispondente all’articolazione ammalata, quindi, le surrenali che vengono stimolate a produrre cortisone con una pressione ancora del pollice che le artiglia verso l’alto. Per ultimo reni, uretere e vescica.
Artrosi cervicale
Fra le varie forme di artrosi precoci, la cervicale è la più diffusa ed è quella in cui, spesso, il controllo delle pulsioni e delle emozioni è la causa scatenante. La malattia alla nuca è infatti causata dalle prime due vertebre cervicali, l’atlante e l’epistrofeo, quelle del si e del no, che esprimono la resistenza alle cose che arrivano dall’esterno.Trattamento
Si segue quello generale dell’artrosi e in più si agisce a lungo sul punto interno del pollice, dove c’è la piega fra le due falangi, artigliando a fondo dal basso verso l’alto.
Un paio di suggerimenti

Rene
Ogni tipo di massaggio mette in circolazione le tossine che l’organo stimolato produce. E’ consigliabile, quindi, concludere ogni trattamento agendo a lungo sui punti dei reni, gli organi che hanno, fra le altre, la funzione di depurare il sangue dalle sostanze di rifiuto che qui vengono raccolte.
Ipofisi
Il nostro organismo è la somma di diversi apparati legati fra loro da un’armonica correlazione funzionale, e l’attività di ognuno di essi è coordinata e dipendente da quella di tutti gli altri, mace ne sono alcuni il cui compito è “più importante e responsabile” in quanto dirigono e governano.Questa è la funzione dell’ipofisi, una ghiandola endocrina della forma e dimensione di un cece, situata nella scatola cranica e appesa al cervello per mezzo di un peduncolo nervoso.E’ il cosiddetto “terzo occhio” che, oltre produrre gli ormoni della crescita, ha il compito di controllare l’attività delle altre ghiandole endocrine, di vedere le loro carenze, di stimolarne la produzione ormonale.E’ quindi da inserire in ogni trattamento che coinvolge le altre ghiandole endocrine.

Curiosità
Secondo il dottor Fitzgerald, un medico statunitense d’inizio secolo considerato il padre della riflessologia moderna, strofinando energicamente fra loro le unghie delle dita come se volessimo lucidarle, si rinforzano i capelli e si blocca la loro caduta.Pinzando la punta delle dita con mollette da bucato, si attenua il mal di denti… del resto, chi, seduto sulla poltrona del dentista, non stringe violentemente ed automaticamente i braccioli? E’ un modo per combattere dolore e paura esercitando una forma istintiva di riflessologia: la pressione stimola la produzione di endorfine, che sono analgesici naturali, e che aiutano a calmare la sofferenza.Intrecciando le mani e stringendole fra di loro con molta pressione, si combattono nervosismo e ansia, nell’atteggiamento altrettanto naturale ed istintivo che ognuno di noi assume in particolari momenti difficili e importanti. Per combattere disturbi visivi, o più in generale i problemi degli occhi, avvolgere degli elastici ben stretti attorno alla punta dell’indice e del medio per qualche minuto più volte al giorno togliendoli, naturalmente, quando si nota che impediscono la circolazione.Per un miglioramento dell’udito o problemi legati comunque alla sordità, si usa ancora il metodo degli elastici, in questo caso però attorno all’anulare e al mignolo usando gli stessi accorgimenti.
Tenete quindi la mappa sempre con voi, è il caso di dire sottomano, come una valigetta di pronto soccorso: non sarà la panacea di tutti i mali, ma sicuramente vi aiuterà a raggiungere il benessere nel senso nobile del termine, lo stato armonico di salute che si basa sul difficile precario equilibrio tra forze fisiche, psicologiche e spirituali, ricordando l’importante appurato binomio “più sani più belli”.

Per una conoscenza più approfondita




PALMO DELLA MANO

1- 1 - Testa in generale

2 - Ipofisi, punto centrale più prominente dell’impronta digitale

3 - Nuca

4 - Viso. Trigemino

5 - Naso

6 - Occhio

7 - Orecchio

8 - Orecchio interno

9 - Ghiandole della testa

10 - Ghiandole della cavità addominale

11 - Tonsille

12 - Trapezio

13 - Spalla

14 - Braccio

15 - Gamba

16 - Anca

17 - Bronchi. Polmoni

18 - Diaframma. Plesso solare

19 - Stomaco

20 - Duodeno

21 - Pancreas

22 - Fegato (mano destra)

23 - Cistifellea (mano destra)

24 - Intestino tenue

25 - Colon traverso

26 - Colon discendente (mano sinistra)

27 - Colon ascendente (mano destra)

28 - Valvola ileo-cecale (mano destra)

29 - Appendice (mano destra)

30 - Retto (mano sinistra)

31 - Ano

32 - Rene

33 - Uretere

34 - Vescica

35 - Ghiandole surrenali

36 - Cuore (mano sinistra)

37 - Milza (mano sinistra)

38 - Tiroide

39 - Vertebre cervicali

40 - Vertebre dorsali

41 - Vertebre lombari

42 - Vertebre sacrali

43 - Nervo sciatico

44 - Ovaie. Testicoli

45 - Utero. Prostata

46 - Zona pelvica











DORSO DELLA MANO

(STESSI PUNTI SIA SINISTRA CHE DESTRA)



47 - Bocca

48 - Denti

49 - Naso interno

50 - Gola. Laringe. Trachea

51 - Bronchi

52 - Gabbia toracica

53 - Seno

54 - Inguine

55 - Tube uterine. Canali deferenti

RIFLESSOLOGIA PLANTARE o delle MANI

L’esistenza dei punti riflessi è antichissima ed esistente in quasi tutte le culture antiche.

Si era già a conoscenza dei punti terapeutici del corpo che agiscono, esercitando una pressione, in aree distanti dalle aree manipolate.
Nella vecchia Cina i “medici scalzi” curavano attraverso punti riflessi del corpo, senza nessun apparente punto di collegamento con l’organo ammalato.
In India i conduttori di elefanti si tramandano da secoli la conoscenza dei punti, sparsi sul corpo dell’elefante che, stimolati più o meno vigorosamente, inducono a determinati movimenti l’animale.
Questi punti sono rilassanti o eccitanti e divengono persino mortali se stimolati con forza; alcuni di questi sono situati nei piedi o nelle mani; ma esistono anche in bocca, nella mucosa nasale, nell’orecchio, sulla testa, lungo la spina dorsale, ecc.
I piedi di Visnù con la figura del loto, la conchiglia ed i pesci; i piedi di Budda, con diversi simboli iconografici; queste simbologie sembrano riportare la riflessologia plantare all’Oriente.
In medio Oriente 5.000 anni or sono circa nell’Egitto si praticava questa tecnica riflessogena anche sulle mani; ne abbiamo la prova per il ritrovamento di un dipinto su una tomba di un medico egiziano, scoperta da qualche anno nella zona di Saqqarah, ove esiste ancora la più antica piramide, sulla cima della quale una volta campeggiava lo “Zed”, che fu poi trasportato e nascosto nella piramide di Cheope.

Come la conosciamo oggi invece, la riflessologia è una giovane scienza nata negli Stati Uniti per merito del dott. Fitzgerald W.H., che nel 1910 tracciò una mappa del corpo umano attraversato da 10 meridiani diviso in altrettante zone, le cui parti ed organi trovano i corrispondenti punti riflessi nelle mani e nei piedi.
Un’altro medico E.F. Bowers, si unì a lui per approfondire e divulgare la nuova scienza, che chiamò “Terapia zonale”. Sempre negli USA una donna, E.D. Ingham, elaborò più tardi, un più dettagliato metodo riflessologico. E’ a lei che fanno capo tutte le scuole Europee, fra cui la tedesca H. Marquardt, l’inglese D. Bayly e la svizzera H. Masafret.
Purtroppo da allora nessun passo avanti è stato realizzato per portare su di un piano qualitativo migliore, questa tecnica.
Solo recentemente in Italia un brillante giovane: Esposito A., ha dato una degna spinta in avanti a questa giovane scienza; anche il dr. F. Gazzola di Milano, ha contribuito alla implementazione delle mappe podaliche con altre sue ricerche; altri giovani terapeuti italiani, stanno lavorando con e su questa tecnica.
Il concetto moderno di Riflesso terapia si differenzia nel caso specifico da tutto ciò, per una più organica distribuzione dei punti riflessi di tutti gli organi su una parte del corpo, nelle mani o nei piedi.
Nel piede rivediamo proiettato tutto il corpo e dal piede possiamo agire quindi in maniera riflessa su ogni parte di esso, per risolvere disturbi e ristabilire l’ordine perso. Guardando il piede di profilo potremo notare che ha la stessa sagoma di una persona seduta dove la testa corrisponde all’alluce.
Nella visione plantare la parte esterna descrive la stessa curva della colonna vertebrale.
La lunghezza ideale del corpo umano dovrebbe essere 7 volte e mezzo quella della testa; moltiplicando la falange dell’alluce per 7 volte e mezzo, troviamo esattamente la lunghezza del piede.
Toccando i vari punti del piede, per esempio quelli corrispondenti al fegato od il rene, possiamo comprendere dal tipo di dolore, acuto o sordo, se si tratta di un problema recente o al contrario antico, in fase di guarigione o di riacutizzazione.
Al piede destro per esempio corrisponde la parte più razionale di noi tutti, ciò che ha a che fare con lo studio, il lavoro; il piede sinistro invece corrisponde all’emotività, cioè agli affetti, le paure, le ansie ecc.

Altro esempio: chi ha il secondo dito del piede sinistro più lungo dell’alluce, spesso è sofferente di cuore e vive in modo iper attivo, predilige i sapori amari, ma quando ha un problema emotivo, non riesce a mangiare perché gli si chiude lo stomaco.
L’unghia incarnita dal lato della scarpa, segnala la tendenza alla sofferenza della milza e dello stomaco.
Se è incarnita dalla parte opposta indica tendenza alle malattie del fegato. L’ispessimento delle unghie corrisponde ad una scarsa funzionalità renale, e nel carattere indica una personalità piena di paure con sonni agitati.
La presenza di callosità sotto il 2° e 3° dito, rivela catarro bronco polmonare o catarro da sinusite. Verruche o funghi ai piedi prodotti da sudore acido, indicano che la dieta è troppo ricca di proteine animali: carne, formaggi, pesce, uova, ecc.

Nelle mappe finora esistenti della Riflessologia Plantare, i rispettivi autori hanno circoscritto delle aree come punti riflessi nel piede delle varie parti del corpo, senza garantire precisione nella localizzazione di tali aree riflesse; infatti queste mappe propongono una raffigurazione standard del piede, mentre tutti sappiamo che questi differiscono da individuo ad individuo per forma e proporzioni, in quanto ogni piede è diverso nella forma e questa è stabilita dalle ossa podaliche.

Anche per i colori (stampati sulle carte) corrispondenti a determinate aree si sono usati i criteri più disparati, senza una vera logica; ognuno ha colorato a proprio piacimento le aree del piede, mentre l’italiano (Esposito A.) ha rifatto una mappa che tiene conto di tutte le differenti forme e proporzioni in quanto i punti delle loro mappe, sono riferiti a punti precisi delle ossa del piede.

Con lo studio della Legge del TAO (la teoria orientale dei 5 colori/forze/elementi), l’Esposito ha completato l’opera, dando significato preciso ai colori della mappa ridisegnata dallo studioso Italiano; egli ha anche arricchito l’indagine podalica di una sua morfologia, eseguita solamente guardando il piede; solo successivamente usando la pressione sui punti per la verifica di quanto stabilito in fase di osservazione.

Il linguaggio riscoperto nel piede, parla attraverso la sua forma, il colore, le screpolature, il tipo di odore, la forma delle dita e la loro proporzione, l’aspetto delle unghie, l’ispessimento delle stesse e della pelle, la localizzazione dei calli e duroni, l’altezza dell’arco plantare, le sporgenze ossee, le linee della pelle, i gonfiori e gli avvallamenti.

L’intero Psicosoma si proietta nel piede, rivelando in modo sorprendente ad un attento osservatore, lo stato di salute Psicologico e Fisiologico. Lo studio e le osservazioni fatte dall’italiano, aprono una nuova visione della Riflessologia Plantare, del suo modo di essere e delle sue applicazioni.
E’ in preparazione, da parte dello studioso, una mappa delle aree riflessogene delle mani, in modo da fornire ai futuri tecnici della riflessologia altri strumenti di lavoro.

Massaggiare nella zona sui piedi ogni 2 giorni; in ogni caso ungere di olio di oliva con propolis dopo aver massaggiato i punti corrispondenti ove vi è dolore, indi alla sera prima di coricarsi e dopo aver lavato piedi, orecchie; per i denti, l’olio di Manuka e Kanuca è indispensabile in questi casi per la prevenzione e la normalizzazione basale delle gengive; lo si può utilizzare con qualche goccia sullo spazzolino ed in acqua come colluttorio, con qualche goccia di quest’olio si può massaggiare per circa 2 minuti; coricarsi senza pulirsi dall’olio; si può effettuare lo stesso massaggio con la propria orina.

Se trovate altre zone del corpo con dolori, ripetete l’operazione di massaggio locale e poi ungetevi con lo stesso olio anche alla sera prima di coricarvi.

Per la riflessologia nelle mani abbiamo fornito una semplice mappa ancora da mettere a punto; teniamo presente che questa scienza o tecnica è ancora all’inizio della sua strada, per cui nel tempo avremo sicuramente confortanti conferme.

Per massaggiare i punti riflessi delle mani usate il pollice od altre dita esercitando una precisa e decisa pressione sul punto da stimolare. Fate attenzione che la colonna vertebrale, il collo ed il lombo sacrale sono sul dorso delle mani e le altre zone sul palmo delle stesse.

Nessun commento:

Posta un commento