martedì 30 agosto 2011
Cinema
Rosie è una sceneggiatrice/produttrice sulla quarantina che lavora a una serie tv che sta cominciando a dare segni di stanchezza. L’arrivo di un nuovo e giovane caratterista predisposto all’improvvisazione, Adam, può risollevare le sorti del programma e anche quelle di Rosie. La quale, divorziata e con una figlia che comincia a provare i primi sommovimenti sentimentali dell’adolescenza, sente il rinnovarsi di una passione amorosa proprio per Adam che è molto più giovane di lei.
Il film della Heckerling ha subito un percorso produttivo decisamente complesso che ha fatto sì che un’opera originariamente destinata alle sale è invece stata distribuita home video nel momento in cui la Weinstein Company si è avvalsa dei propri diritti. Il film non è un capolavoro ma certo non avrebbe sfigurato nei cinema come commedia romantica con venature di satira di costume. Perché non si può certo dire che Michelle Pfeiffer (che è peraltro una delle attrici dal fascino ancora intatto) non abbia un’idea chiara dello scorrere del tempo. Così come emerge dal successivoChérie presentato alla Berlinale. Michelle gioca sul problema della passione in età relativamente avanzata e qui lo fa grazie a una spalla comica come Rudd e, soprattutto, alla presenza scenica diSaoirse Ronan nei panni della figlia Izzie che sente i primi ormoni in movimento sollecitati dal compagno di scuola Dylan. Mamma Rosie deve al contempo cercare di essere direttiva e modello per la figlia e capire cosa sta succedendo nei propri sentimenti che debbono valutare il contrasto tra la differenza d’età rispetto al nuovo partner.
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