Una peccatrice fa parte del primo periodo catanese del Verga. Qui la figura femminile risente ancora del modello romantico diffuso nella letteratura d'appendice. Il romanzo attinge a un'esperienza autobiografica e racconta la storia d'amore vissuta fra Pietro Brusio e Narcisa Valderi. L'uomo, attratto dagli oggetti proibiti, conquista la donna - sottraendola al marito diventando uno scrittore di successo e battendosi per lei in duello. È l'esperienza della colpa il denominatore che lega i protagonisti. Il tema della vita coniugale e quello dell'adulterio che ora segnano una trasgressione e ora una riconferma dei valori tradizionali. Lo si intuisce già nella dualità cui è soggetta la figura femminile nell'immaginario letterario dell'epoca associata sempre all'eros. È l'uomo che de facto pecca e non Narcisa che raggiunge la sua catarsi suicidandosi.
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