Due fratelli poveri sono costretti dal nonno invalido a vivere una esistenza fatta di stenti.Per sopravvivere sono costretti ogni mattina a rovistare tra i rifiuti per cercare cibo e qualunque cosa potesse andar bene non solo per le loro bocche,ma anche per quelle del nonno e di un maiale che speravano di ingrassare per rivenderlo.Il racconto è di una tale disperazione,ci catapulta in qualcosa per noi inimmaginabile come la povertà estrema delle baraccopoli sudamericane,in questo caso peruviane,che il lettore si sente fortunato ad avere avuto un destino diverso.La potenza della scrittura di Ribeyro è che non fa sconti,ci mostra la cruda realtà cosi come è,e il finale ancora più tragico del racconto fa quasi venir voglia di abbracciarli quei due fratelli e portarli in un posto migliore,per una vita migliore.
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