Raccontare gli ultimi sei mesi di Bettino Craxi è l'obiettivo, difficile e molto sensibile per l'Italia, dell'ultimo film di Gianni Amelio dal titolo Hammamet. Sono passati 20 anni dalla sua fine prematura in Tunisia, complesso dire se pochi o molti per cominciare a guardare con il giusto distacco il discusso leader politico socialista. Ma Gianni Amelio con la complicità di un Pierfrancesco Favino reso straordinariamente somigliante ci prova. Il film esce al cinema il 9 gennaio 2020, mentre il 19 gennaio del 2000 veniva a mancare l'ex premier italiano.
"Il film è collocato esattamente nell'ultimo anno del 1900, nel 1999. Io racconto sei mesi di vita di un uomo politico importante fino alla sua morte, ma non è un arco narrativo che somiglia a una biografia, tutto il contrario. Racconto gli spasmi di un'agonia".
Gianni Amelio
Un personaggio per cui appare calzare a pennello il detto inglese larger than life, questo è stato Bettino Craxi che concluse in Tunisia e proprio nell'Hammamet del titolo gli ultimi anni della sua vita. Da esiliato, come sosteneva lui, da latitante come sostenevano i magistrati dell'inchiesta chiamata Mani Pulite che terremotò il mondo politico italiano negli anni Novanta. Quello che è certo e che l'ex leader socialista arrivò all'ultimo appuntamento solo, amareggiato e molto malato sia per il diabete sia per un tumore.
Da quanto è stato anticipato, il film non mette l'accento sull'uomo politico ma si concentra maggiormente sulla sua vita privata. Anche se non mancheranno i riferimenti alla realtà dell'epoca, inestricabile con Craxi, e alle inevitabili considerazioni sulla perdita del potere. Nel cast, oltre a a Pierfrancesco Favino, troviamo Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Livia Rossi e Luca Filippi.
Il film rappresenta anche un'operazione di mimesi straordinaria che ha portato Amelio a girare nei luoghi precisi dove si consumarono gli ultimi anni del leader politico. Tanto che uno dei set riguarda proprio la casa tunisina di Craxi.
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