giovedì 25 agosto 2016

Accadimenti







Ansia, paura, speranze e disperazione nell'area dove mercoledì notte un terremoto del 6° grado ha devastato cittadine e paesi nel centro Italia, provocando decine e decine di morti e con un bilancio via via diventa più drammatico. A metà pomeriggio la protezione aggiorna il numero dei deceduti a 250, tra questi molti bambini, (ma il bilancio è destinato ad aggravarsi, i soccorritori continuano ad estrarre corpi dalle macerie delle case) e centinaia di feriti: quelli ospedalizzati sono 365, mentre è difficile tenere il conto di quelli non ricoverati. "Temo che le vittime aumenteranno e non di poco", ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Siamo vicini alle cifre delle vittime dell'Aquila", ha ammesso il Capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

Nel dettaglio, nell'area del reatino "ci sono stati 200 salvataggi, e sono al momento impiegati 639 uomini e 270 mezzi"; nell'area delle Marche "15 salvataggi", con 388 uomini in campo". Intanto è iniziato lo svuotamento della diga di Scanderello: lo sbarramento costruito nel 1924, è alto 55 metri e forma il terzo lago artificiale della provincia di Rieti, con una lunghezza di 3 chilometri ed una superficie di circa 1 chilometro quadrato ed una profondità di 41 metri. Ma l'Enel rassicura: nessun danno, è solo precauzione.

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