ACQUA E VENTO
Distesa d’acqua scintilli
sotto un fulmine lascivo
il mio pensiero azzurro e nero
Cammini per il bosco del mio sangue
alberi odorosi di sperma
alberi bianchi alberi neri
Abiti un rubino
istante incandescente
goccia di fuoco
incastonata nella notte
Corpo illimitato
in un’alcova minuta
II mare ti solleva fino al grido più bianco
l’edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca
il mare ti squarcia strappandoti gli occhi
torre di sabbia che si sgretola
i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono
galli neri
cantano la tua morte e la tua resurrezione
Sul bosco carbonizzato
passa il sole con un’ascia.
Octavio Paz
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