venerdì 29 novembre 2013

Film








Tarantino, essendo un grande regista, suscita sempre o amori profondi od odi distruttivi,perchè non lascia mai indifferenti,perchè il suo cinema sovraccarico di citazioni e ridondante è spesso violento,perchè la sua "tecnica"cinematografica può far storcere il naso ai puristi o ai profani lobotomizzati dalla mediocrità delle fiction televisive(specie quelle italiane).Io neanche a dirlo appartengo alla prima schiera,a quella cioè dei suoi fan stracovinti del suo enorme talento,non solo come regista,ma anche come sceneggiatore e come direttore di attori.E questo film,come anche il precedente Bastardi senza gloria,conferma la mia idea.Il suo attraversamento dei "generi"del cinema,dal pulp,al cinema di guerra per arrivare a questo,il western,è un viaggio che lui fa sempre con umiltà,con profondo amore verso questi generi e i suoi maestri che li hanno saputi esaltare,lui vede migliaia di pellicole,le studia,le abbraccia,si sente quasi il suo amore anche fisico verso questi chilometri di pellicola,e cosi riesce a trasferire l'amore che un qualsiasi appassionato di cinema ha per questa forma meravigliosa di arte,nelle sue "visioni",perchè i suoi film non sono solo omaggi ai grandi maestri del passato,ma soprattutto visioni di genere.Non hanno mai una sceneggiatura lineare,codificata,Tarantino è capace di stravolgere la storia e mettere in un cinema tutti i gerarchi nazisti ,Hitler compreso, e far vedere come sarebbe stato possibile un attentato,in questo identifico le sue visioni:Rende tramite il cinema tutto possibile,anche ciò che non è mai avvenuto e non sarebbe mai potuto succedere.cosi anche in Django Unchained è trattato un tema modernissimo come il razzismo,e lui lo fa con il totale disprezzo per tutti coloro che nel passato, nella storia del suo Paese,hanno usato l'alibi della superiorità della razza per umiliare,uccidere,usare,le persone a loro piacimento,specie negli Stati del sud degli Usa.Cosi crea una storia affascinante e provocatoria,un dentista tedesco che fa il cacciatore di taglie e libera uno schiavo di colore addestrandolo e facendolo diventare suo socio,in disprezzo al suo tempo e a quello che gli altri potevano pensare di tutto ciò.E' cosi manifesto il disprezzo e il disgusto del regista verso quei ricchi del sud da aver creato un personaggio straordinario, magnificamente interpretato da Leonardo Di Caprio,un uomo spietato,crudele,immorale,senza scrupoli,dedito solo al soddisfacimento dei suoi piaceri e al suo arricchimento,creando intorno a sè un mondo fatto di marionette ai suoi ordini(che straordinario nesso con l'attualità italiana!).Non c'è una sequenza inutile,tutto è perfetto come un orologio svizzero,e malgrado le due ore si resta incollati allo schermo ipnotizzati,catturati dai dialoghi sempre convincenti,dalle atmosfere,dalle situazioni,dai colpi di scena,che lui sa creare in modo splendido.E che dire della colonna sonora?Meravigliosa?Troppo poco,nei suoi film non è mai un elemento di riempimento ma è parte delle sequenze,che acquistano cosi una tridimensionalità stupefacente,Sergio Leone docet.Sublime Christoph Waltz nel ruolo del dentista e straordinario Jamie Foxx,ma certo un cattivo disgustoso come quello dipinto da Di Caprio erano anni che non si vedeva al cinema.Imperdibile per chiunque ami il cinema vero,l'emozione pura senza sconti o trucchi.

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