sabato 23 novembre 2013

Film









Ron Howard ha ormai una lunga filmografia e ci ha abituati all'alternarsi di bellissimi film con film decisamente mediocri.Con questa sua ultima fatica riesce a riscattare i suoi mediocri ultimi lavori regalandoci un film avvincente,pieno di suspence,di colpi di scena,di adrenalina,di attimi di vero cinema,di cinema "umano",senza trucchi od effetti speciali,ma solo una macchina da presa che riprende la vita di due uomini qualunque,accomunati dalla passione delle corse.Sono due ragazzi quando James Hunt e Niki Lauda si incontrano e scontrano per la prima volta in formula 3000,che è il preludio della formula 1.Subito si restano antipatici,troppi diversi i loro caratteri,troppo diverso il loro modo di guidare,in comune hanno solo due cose:l'enorme talento e la smisurata ambizione.Entrambi riusciranno a fare il salto nel grande circus,e in scuderia prestigiose come la Ferrari e la Maclaren e daranno vita a battaglie ormai nella storia dell'automobilismo mondiale.ma l aparte più interessante del film è quella appunto psicologica,quella che ci delinea i caratteri di questi due uomini,un Lauda che uscito fuori da un incidente quasi mortale in germania dopo appena 42 giorni di ospedale e completamente sfigurato si rimette nell'abitacolo per non lasciare il mondiale nelle mani di Hunt.quest'ultimo perso tra fiumi di alcool,droghe,donne a valanga,un matrimonio fallito,una vita vissuta come sulla pista,a 300 all'ora.Sono queste due visioni della vita e di conseguenza delle corse a fare la differenza fondamentale tra i due,e il finale del film lo indica perfettamente,uno intende la vita come vissuta fino all'ultimo secondo senza risparmiarsi mai,l'altro vivendola con pazienza e progettando sempre passo dopo passo,l'uno appassionato e vitale,l'altro freddo e calcolatore,ma con la stessa sostanza dei veri uomini,vale a dire il rispetto per le ragioni dell'altro e la stima reciproca.Forse ognuno di loro vedeva nell'altro ciò che non avrebbe mai potuto essere,uno specchio deformato di sè stesso,e per questa ragione respingeva quell'immagine,ma una volta adulti e maturi ed accettata anche quell'altra "visione"della vita,ecco che prevale il riconoscimento,sia come uomini che come piloti,ed è sicuramente la parte migliore di questo film a mio avviso molto bello e recitato ottimamente da tutti gli attori.

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