sabato 30 novembre 2013

Pensieri


Canzoni


Poesie


Comicità






Per Ico.....

Haiku







Languore d'inverno:
nel mondo di un solo colore
il suono del vento.



Matsuo Basho

Fotografia







Pesce Pagliaccio nella sua anemone, Bradford Seamount,  Kimbe Bay, Papua Nuova Guinea.
Fotografia di David Doubilet

Canzoni


Scienza


Televisione







I commenti sono impietosi: “Ha la faccia come il c…”; “E’ uno schifo…”; “Razza porcella sarebbe più consono”. Basta l’annuncio del ritorno di Piero Marrazzo in tv per scatenare la cagnara del web. Anche il titolo diventa un facile pretesto di polemica, perché pone l’accento sull’umanità, e chissà – si sospetta – che in maniera subliminale non se ne voglia evocare la debolezza. La troppo umana debolezza. Il sostantivo “razza” potrebbe perfino sembrare un errore, perché nelle classificazioni biologiche quella dell’uomo non è propriamente una “razza” ma una specie: l’“homo sapiens”. Tuttavia è chiaro che si allude ad Einstein: “Appartengo all’unica razza che conosco: quella umana”.
Ed è solo l’antefatto: l’eco che in questo caso precede e non segue l’evento, una risonanza emotiva anticipata, considerata la natura del “caso Marrazzo”, col giornalista, divenuto governatore del Lazio, travolto da una vicenda privata – che le sue prime dichiarazioni pubbliche smentivano – condita da trans, droga, ricatti e morti sospette, da cui personalmente è stato scagionato, ma dai contorni giudiziari ancora oscuri. Un programma televisivo, tuttavia, va giudicato per quello che è. E Razza umana, con cui Marrazzo torna a condurre in tv a distanza di molti anni, è tra le cose migliori partorite dalla disastrata Rai2 (mercoledì, 23.30), di recente. Testi, temi, scene, grafica, conduzione: tutto funziona, sebbene lo share sia sordo e dopo l’esordio sul 5%, registri nella seconda un modesto 3.75%.
L’impianto narrativo è monografico, con un’articolazione a raggiera, simile a una mappa concettuale. Mercoledì si è raccontato il mondo visto con gli occhi della paura. In apertura, le parole ispirate dello scrittore napoletano Raffaele La Capria sul gigante Vesuvio, accidioso e insonne, che potrebbe eruttare la propria rabbia in qualsiasi momento, generando una potenza distruttiva maggiore di una bomba nucleare. Ecco poi un filmato delle paure di padri e madri troppo apprensivi (in qualche caso giustamente tali) che tappezzano la propria casa di videocamere, per controllare le tate dei loro figli, anche senza informarle. Non è legale, ma in Francia è servito a smascherare una baby-sitter che malmenava un bambino di due anni: lo schiaffeggiava, gli legava mani e polsi, minacciava di buttarlo dalla finestra.
Lei stessa, dopo aver scontato il carcere, ha confessato di non sapere perché lo facesse e che, qualora non fosse stata fermata, sarebbe potuta andare oltre. Quindi un video di una scuola a sud del Texas. Un’operazione di polizia, a sorpresa. Coi ragazzi del Liceo fatti allontanare dalle aule e allineati nei corridoi, e un metal detector simile a quello degli aeroporti che li scansiona da capo a piedi. Mentre gli agenti frugano negli effetti personali, giustificandosi: “Nulla di illecito, è tutto autorizzato”, per verificare che non ci siano armi o sostanze stupefacenti. In studio, in alternanza coi video, Marrazzo interroga degli ospiti. Tra questi, Paola Cortellessa, un’insegnante del quartiere napoletano di Scampia, cui il conduttore chiede un commento su quanto appena visto: “Che cosa troverebbe la polizia negli zaini dei suoi ragazzi?” La risposta: “Quaderni, matite e poco altro. Non libri, perché costano troppo”.



Il fatto quotidiano

Fiction






Adriano Olivetti la forza di un sogno





Olivetti è stato una figura straordinaria nella storia del nostro Paese.Imprenditore pieno di talento e creatività,visionario nella concezione più positiva del termine,anticipatore di costumi,usi,modi di vivere,costruttore di modelli di società basati sulla solidarietà e sul reciproco aiuto,tutto quello che toccava lo rendeva produttivo e positivo e non solo per sè ma anche per tutte le persone che aveva intorno.Aveva capito,già negli anni 50,che non può esistere uno sviluppo vero di un'impresa senza che ci sia intorno uno sviluppo reale anche della società,intesa come benessere e qualità della vita delle persone che ci vivono.Qualcosa di rivoluzionario ancora oggi figuriamoci negli anni del dopoguerra con un Paese totalmente distrutto e a pezzi moralmente ed economicamente.Difficile quindi portare sul piccolo schermo una figura cosi complessa ed audace.Questa fiction c'è in parte riuscita,è riuscita a descrivere abbastanza bene il "quadro"dove si svolse la vicenda e anche certi avvenimenti che la carratterizzarono.Purtroppo però ci sono degli evidenti buchi di sceneggiatura,i dialoghi sono spesso banali,i personaggi poco incisivi e poco scavati nella loro vera realtà e nelle loro vere motivazioni,si scivola spesso nel già visto e nel voler commuovere a tutti i costi lo spettatore.Errori che sono molto frequenti nell eproduzioni italiane.Diciamo però che questa,forse grazie anche alla forza reale del protagonista e all'ottima interpretazione che ne ha saputo dare Zingaretti,si eleva un po' dalla media,rendendo il tutto un prodotto ben confezionato e godibile,e le due parti di un'ora e quaranta l'una scorrono via abbastanza facilmente senza grosse pause.

Accadimenti








Auguri di Buon Compleanno da tutti noi a Daniele........

Canzoni






Per Luca.....

Comicità


Pensieri










Un guerriero della luce non dimentica mai la gratitudine.
Durante la lotta È stato aiutato dagli angeli. Le forze celestiali hanno messo ogni cosa al proprio posto, permettendo a lui di dare il meglio di sè.
I compagni commentano: "Com'È fortunato!" E talvolta il guerriero ottiene assai più di quanto le sue capacità consentano.
Perciò•, quando il sole tramonta, si inginocchia e ringrazia il Manto Protettore che lo circonda.
La sua gratitudine, però, non È limitata al mondo spirituale: egli non dimentica mai gli amici, perché‚ il loro sangue si è mescolato con il suo sul campo di battaglia.
Un guerriero non ha bisogno che qualcuno gli rammenti l'aiuto degli altri: se ne ricorda da solo, e divide con loro la ricompensa. Tutte le strade del mondo conducono al cuore del guerriero: egli s'immerge senza esitazioni nel fiume di passioni che scorre sempre attraverso la vita.
Il guerriero sa che È libero di scegliere ciò che desidera: le sue decisioni sono prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia.
Accetta le proprie passioni, e le vive intensamente. Sa che non È necessario rinunciare all'entusiasmo delle conquiste: esse fanno parte della vita, e ne gioisce con tutti coloro che ne partecipano.
Ma non perde mai di vista le cose durature, e i solidi legami creati attraverso il tempo.
Un guerriero sa distinguere ciò che È transitorio da quello che È definitivo.

Libri










Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia. La politica e l'informazione hanno cancellato la verità sul processo Andreotti e sui rapporti del senatore con Cosa nostra, pienamente accertati dalla sentenza di Cassazione. Gian Carlo Caselli, magistrato torinese ed ex Procuratore capo di Palermo, ripercorre con lucida indignazione le vicende di cui è stato protagonista negli ultimi anni. Ai feroci attacchi subìti per aver toccato il nodo dei rapporti tra mafia e politica, Caselli risponde facendo parlare gli atti processuali. E intanto si racconta, riflette sul mestiere di giudice e sul valore dell'indipendenza, seriamente minacciata dalla recente riforma dell'ordinamento giudiziario.

venerdì 29 novembre 2013

Pensieri


Scienza


Libri











Questo è un libro intriso di magia come pochi altri che mai mi sia capitato di leggere.E ne ho letti a vagonate.La magia che intendo io non è quella un po' baracconesca dell'illusionista di turno,ma è quella che scaturisce dall'emozione,dal saper diffondere nell'altro,in questo caso nel lettore,quella sorta di profonda armonia che induce alla riflessione di sè.Non ad una riflessione sterile e narcisistica,ma ad una che riguarda il nostro Io più vero,che riguarda il nostro cammino fino ad ora e quello che vogliamo effettuare ancora,e soprattutto a come vogliamo affrontarlo.Sono poche pagine ma di una tale intensità che a volte hai l'impressione che il libro ne contenga 700 tanto ogni riga comporti una nuvola ariosa di pensieri nel lettore.Va gustato lentissimamente e riletto più volte proprio per non lasciarsi sfuggire neanche un'oncia delle sue verità,che io ho trovate vicine totalmente al mio modo di essere e di sentire.Per questo ho parlato all'inizio di armonia,perchè in me ha saputo ridestare quel senso di appagamento e coinvolgimento totale in un libro,che non mi accadeva più da tanto,merito non solo della scrittura fluida e lucente come una spada di Coelho,ma soprattutto della potenza delle parole,che sanno scuoterti fin nel profondo.Consigliatissimo a chi ama approfondire certe tematiche e a chi conosce l'arte e la disciplina dell'autoanalisi,sconsigliatissimo ai cinici,agli indifferenti,agli edonisti,e a chi pensa già di sapere tutto di sè e degli altri.

Canzoni


Film








Tarantino, essendo un grande regista, suscita sempre o amori profondi od odi distruttivi,perchè non lascia mai indifferenti,perchè il suo cinema sovraccarico di citazioni e ridondante è spesso violento,perchè la sua "tecnica"cinematografica può far storcere il naso ai puristi o ai profani lobotomizzati dalla mediocrità delle fiction televisive(specie quelle italiane).Io neanche a dirlo appartengo alla prima schiera,a quella cioè dei suoi fan stracovinti del suo enorme talento,non solo come regista,ma anche come sceneggiatore e come direttore di attori.E questo film,come anche il precedente Bastardi senza gloria,conferma la mia idea.Il suo attraversamento dei "generi"del cinema,dal pulp,al cinema di guerra per arrivare a questo,il western,è un viaggio che lui fa sempre con umiltà,con profondo amore verso questi generi e i suoi maestri che li hanno saputi esaltare,lui vede migliaia di pellicole,le studia,le abbraccia,si sente quasi il suo amore anche fisico verso questi chilometri di pellicola,e cosi riesce a trasferire l'amore che un qualsiasi appassionato di cinema ha per questa forma meravigliosa di arte,nelle sue "visioni",perchè i suoi film non sono solo omaggi ai grandi maestri del passato,ma soprattutto visioni di genere.Non hanno mai una sceneggiatura lineare,codificata,Tarantino è capace di stravolgere la storia e mettere in un cinema tutti i gerarchi nazisti ,Hitler compreso, e far vedere come sarebbe stato possibile un attentato,in questo identifico le sue visioni:Rende tramite il cinema tutto possibile,anche ciò che non è mai avvenuto e non sarebbe mai potuto succedere.cosi anche in Django Unchained è trattato un tema modernissimo come il razzismo,e lui lo fa con il totale disprezzo per tutti coloro che nel passato, nella storia del suo Paese,hanno usato l'alibi della superiorità della razza per umiliare,uccidere,usare,le persone a loro piacimento,specie negli Stati del sud degli Usa.Cosi crea una storia affascinante e provocatoria,un dentista tedesco che fa il cacciatore di taglie e libera uno schiavo di colore addestrandolo e facendolo diventare suo socio,in disprezzo al suo tempo e a quello che gli altri potevano pensare di tutto ciò.E' cosi manifesto il disprezzo e il disgusto del regista verso quei ricchi del sud da aver creato un personaggio straordinario, magnificamente interpretato da Leonardo Di Caprio,un uomo spietato,crudele,immorale,senza scrupoli,dedito solo al soddisfacimento dei suoi piaceri e al suo arricchimento,creando intorno a sè un mondo fatto di marionette ai suoi ordini(che straordinario nesso con l'attualità italiana!).Non c'è una sequenza inutile,tutto è perfetto come un orologio svizzero,e malgrado le due ore si resta incollati allo schermo ipnotizzati,catturati dai dialoghi sempre convincenti,dalle atmosfere,dalle situazioni,dai colpi di scena,che lui sa creare in modo splendido.E che dire della colonna sonora?Meravigliosa?Troppo poco,nei suoi film non è mai un elemento di riempimento ma è parte delle sequenze,che acquistano cosi una tridimensionalità stupefacente,Sergio Leone docet.Sublime Christoph Waltz nel ruolo del dentista e straordinario Jamie Foxx,ma certo un cattivo disgustoso come quello dipinto da Di Caprio erano anni che non si vedeva al cinema.Imperdibile per chiunque ami il cinema vero,l'emozione pura senza sconti o trucchi.

sabato 23 novembre 2013

Film









Ron Howard ha ormai una lunga filmografia e ci ha abituati all'alternarsi di bellissimi film con film decisamente mediocri.Con questa sua ultima fatica riesce a riscattare i suoi mediocri ultimi lavori regalandoci un film avvincente,pieno di suspence,di colpi di scena,di adrenalina,di attimi di vero cinema,di cinema "umano",senza trucchi od effetti speciali,ma solo una macchina da presa che riprende la vita di due uomini qualunque,accomunati dalla passione delle corse.Sono due ragazzi quando James Hunt e Niki Lauda si incontrano e scontrano per la prima volta in formula 3000,che è il preludio della formula 1.Subito si restano antipatici,troppi diversi i loro caratteri,troppo diverso il loro modo di guidare,in comune hanno solo due cose:l'enorme talento e la smisurata ambizione.Entrambi riusciranno a fare il salto nel grande circus,e in scuderia prestigiose come la Ferrari e la Maclaren e daranno vita a battaglie ormai nella storia dell'automobilismo mondiale.ma l aparte più interessante del film è quella appunto psicologica,quella che ci delinea i caratteri di questi due uomini,un Lauda che uscito fuori da un incidente quasi mortale in germania dopo appena 42 giorni di ospedale e completamente sfigurato si rimette nell'abitacolo per non lasciare il mondiale nelle mani di Hunt.quest'ultimo perso tra fiumi di alcool,droghe,donne a valanga,un matrimonio fallito,una vita vissuta come sulla pista,a 300 all'ora.Sono queste due visioni della vita e di conseguenza delle corse a fare la differenza fondamentale tra i due,e il finale del film lo indica perfettamente,uno intende la vita come vissuta fino all'ultimo secondo senza risparmiarsi mai,l'altro vivendola con pazienza e progettando sempre passo dopo passo,l'uno appassionato e vitale,l'altro freddo e calcolatore,ma con la stessa sostanza dei veri uomini,vale a dire il rispetto per le ragioni dell'altro e la stima reciproca.Forse ognuno di loro vedeva nell'altro ciò che non avrebbe mai potuto essere,uno specchio deformato di sè stesso,e per questa ragione respingeva quell'immagine,ma una volta adulti e maturi ed accettata anche quell'altra "visione"della vita,ecco che prevale il riconoscimento,sia come uomini che come piloti,ed è sicuramente la parte migliore di questo film a mio avviso molto bello e recitato ottimamente da tutti gli attori.

Libri






Picozzi in questo volume agile ma pieno di informazioni interessanti per chi è appassionato di criminologia,scandaglia il mondo oscuro della provincia lombarda,che in apparenza sembra quieta ed opulenta,ma che in realtà nasconde gelosie,rabbie,desideri di vendetta,follie,difficili da controllare.E in effetti lo spaccato che esce fuori da questa Lombardia in nero è davvero inquietante.la parte più interessante per me,è quella che sfata diversi luoghi comuni in campo criminologico,come per esempio che non sono mai esistiite in Italia serial killer donne,notizia infondata perchè ne sono esistite ben tre,oppure che una certa ferocia o l'uso di certe armi non si addica alle donne,anche qui smentita clamorosa con la citazione di certi casi di delitti che per crudeltà e ferocia non hanno niente da invidiare ai serial killer uomini.La traccia basilare è quella del Crime Classification Manual,testo sacro dell'FBI per chiunque si occupi per professione o per interesse di criminologia e appunto viene usato spesso in questo volume il "profiling"dell'omicida proprio in base alla codificazione di quel manuale,anche se magari si tratta di delitti di 50 anni fa.

Canzoni

Pensieri


Film







Sono sempre stato molto scettico riguardo i film di comici televisivi,perchè per la maggior parte sono film deludenti,la televisione ha altri tempi e ritmi rispetto al cinema,e mentre alla tivù si può anche avere cadute nei testi al cinema questo è un errore grave che fa scappare gli spettatori.pertanto mi sono avvicinato a questa pellicola con molta circospezione immaginando i soliti sketches televisivi allungati un po' a mò di brodino insipido tanto per incassare un bel po' di milioni di euro.Invece il film è molto divertente,cucito alla perfezione su Zalone,con gag molto riuscite,e fa scorrere via veloce quell'oretta e mezza senza cali di ritmo,cosa assolutamente pregevole appunto in un film comico.Certo è leggerino,ha parti che potevano essere sviluppate meglio,ma visti i tempi e quello che ci viene spacciato per "comico" al cinema ultimamente direi che Zalone è come una Rolls Royce rispetto a tante 500 (penso per esempio a "I soliti idioti").Molto bravi tutti gli attori,soprattutto il figlio nel film di Zalone,ed esilaranti come è nel suo stile le canzoncine che fanno da contrappunto in certe parti del film e che non stonano affatto anzi lo rendono più godibile e demenziale e meno "ingessato".

Libri








Mai titolo fu più fuorviante rispetto al testo,evidentemente è stato scelto per ovvie ragioni commerciali,ma non ha nessuna attinenza con quanto contiene.Io l'avrei intitolato "Diario della crescita di una donna",titolo molto più attinente perchè descrive in effetti le diverse fasi di vita di una donna giovane,ma non troppo.Diciamo che tre sono le fasi del libro e della vita della protagonista,Val.
La prima parte è quella dove lei dichiara esplicitamente la sua incapacità a comunicare con gli altri e a stabilire rapporti "normali",per cui usa la sola arma che conosce e che le è a portata di mano facilmente,vale a dire la seduzione.Seduce in continuazione sconosciuti per poter affermare il suo ego,per sentirsi "riconosciuta"dagli altri,e per trovare negli altri qualcosa,qualche minima traccia di umanità che le riscaldi se non il cuore,almeno il corpo. La seconda fase è quella dove crollano tutte le sue certezze.Perde la sicurezza di un buon posto di lavoro,è costretta per problemi economici a trasferirsi in un appartamento più piccolo,deve rinunciare al tipo di vita al quale era abituata,e si chiude sempre più in sè stessa,vittima di una depressione evidente.In questa fase incontra quello che pensava essere per lei la salvezza,vale a dire un uomo affascinante,benestante,che la riempie di regali ed attenzioni e col quale dopo un breve periodo decide di andare a convivere.Neanche a dirlo l'uomo si trasforma ben presto in un oggetto misterioso,incontrollabile,evanescente,sempre assente con scuse via via più infantili,e soprattutto una persona che finisce con l'essere distruttiva nei suoi confronti.Proprio quando Val si era lasciata alle spalle il periodo buio del lasciarsi andare per approdare in una storia d'amore seria, ecco che le viene il colpo al cuore dell'essere maltrattata,tradita,derubata,da un uomo bipolare, che ha una vita parallela e che usa le donne solo per farsi mantenere e per avere una parvenza di "normalità"nella sua vita allucinata.La terza fase è quella diciamo cosi "della perdizione"dove Val decide per enormi problemi economici,di andare a lavorare per una casa chiusa,qui incontra umanità varia e riesce ad incontrare un uomo gentile che sa anche essere dolce e di cui si innamora perdutamente e che segue dovunque,l'uomo che le farà capire definitivamente che tutta quella ricerca di sè attraverso varie esperienze era tutta volta alla ricerca dell'amore,di qualcuno che la amasse e l'accettasse per come è,ricerca che riguarda ogni individuo sia uomo che donna,e che per alcuni è un percorso liscio e felice,per altri invece una strada più tortuosa di un rally.

Canzoni

giovedì 14 novembre 2013

Pensieri


Psicologia








La capacità d'amare



Nella vita le assicurazioni possono aiutarci a metterci al riparo da eventi catastrofici; analogamente, la capacità d'amare ci mette al riparo dalla perdita di un nostro oggetto d'amore.
Infatti, come abbiamo visto parlando degli oggetti d'amore, amare può non essere sufficiente per mantenere la felicità. L'oggetto d'amore può svanire o peggio si può vivere nella continua apprensione di perderlo. Il proprio equilibrio e la propria felicità sono instabili come un chicco d'uva su un'arancia: basta un piccolo movimento e il chicco rotola giù.
La rivoluzione del terzo millennio non è quindi l'amore, ma la capacità d'amare.

Chi è veramente "capace di amare" scopre che è capace d'amare tante cose, è una persona positiva che apprezza ciò che gli sta intorno.
La capacità d'amare è la capacità di trovare oggetti d'amore: questa è la nostra assicurazione sulla felicità.

La capacità d'amare è l'attitudine a penetrare nelle cose fino a comprenderle totalmente, a fondersi con esse e a rimanervi fedeli finché queste non cambiano, senza esserne schiavi. In altri termini,
la capacità d'amare consente di amare in modo compatibile con la felicità.

Con la capacità d'amare non si è limitati a vivere solo una parte delle cose belle del mondo, ma si è in grado di apprezzare in ogni cosa, in ogni persona, gli aspetti positivi. Confrontiamo due persone che amano: una ama un solo oggetto, ma è tutto sommato una persona abulica, fragile, insicura (l'amore, quindi, non è che poi la faccia vivere così bene!), l'altra ha mille interessi, è attiva, dinamica, sicura di sé. Qual è la differenza? La prima ama, ma non sa amare (la sua capacità d'amare è cioè molto bassa), la seconda ha una grande capacità d'amare e la usa per conquistare il mondo!
Solo la capacità d'amare illumina i buchi neri.

In un qualunque momento buio di natura psicologica della vostra esistenza, ricordatevi che solo la capacità d'amare vi può salvare. Se avete perso una persona cara, non disperatevi all'infinito, non date una svolta negativa alla vostra vita, abbandonando tutto, dandovi all'alcol o peggio. Riflettete: se eravate schiavi dell'oggetto del vostro amore, non era vero amore perché in quello vero c'è solo libertà; probabilmente la vostra capacità d'amare si era affievolita e impigrita a tal punto da rendervi inadatti a vivere senza l'oggetto d'amore. Ai sentimentali questa condizione potrà sembrare positiva, ma in genere è l'inizio di molte esistenze che finiscono male. La famosa frase: "Il tempo guarisce qualunque ferita" non è altro che la constatazione che in molte persone (per sfortuna non in tutte) la capacità d'amare sopita ritorna a galla. Se però conoscete già la cura perché non applicarla subito? Perché non applicare la capacità che avevate di amare ciò che avete perso a quello che vi sta intorno? Se non trovate nulla di significativo, cercate, cercate e cercate ancora, chiedendovi perché le persone positive trovano mille interessi e voi siete fermi soltanto ai ricordi.
Per coltivare la propria capacità d'amare esiste una condizione necessaria: l'osservazione. Se non si riesce a scoprire cosa c'è di buono nel mondo, non si riesce a crearsi oggetti d'amore. Qualunque sia il fattore che ci abbia portato in contatto con il nostro potenziale oggetto d'amore, se non sappiamo osservare, non sappiamo vederne la bellezza.
Ovviamente l'osservazione non è condizione sufficiente: possiamo osservare cose nelle quali poi scopriamo poche affinità con il nostro sentire, ma, senza osservazione, non riusciremo a trovare interessi. Vediamo quindi cosa si intende per osservazione.
L'osservazione

Cambia i tuoi occhi, cambierai il tuo cuore!

Come dice la massima sopra riportata, la capacità di osservare correttamente il mondo è un requisito fondamentale per amarlo in tutte le sue mille sfaccettature.
L'esercizio fondamentale - Esercitatevi a vedere la parte positiva in tutto ciò che avete attorno. In ogni cosa, quasi ossessivamente.
Occorre subito fare presente che l'osservazione del positivo non significa la fruizione dello stesso (che è compito di un'elaborazione successiva con altri fattori della nostra vita): per ora accontentatevi di scorgere il positivo, poi imparerete a servirvene.
La vostra giornata deve trascorrere in una dimensione di valutazione, scoprendo ciò che è positivo non per voi (se non riuscite a goderne sarete portati a non considerarlo tale), ma per il senso comune, per gli altri. In ogni situazione chiedetevi cosa gli altri scorgerebbero di positivo. La maturità in questa fase l'avrete raggiunta quando in ogni momento della giornata trovate qualcosa di buono: solo allora potrete passare alla fase successiva.
Immaginate di trovarvi in ospedale per un normale prelievo del sangue. Cosa trovate di positivo? Nulla? E allora ancora non ci siamo. Alcune possibilità:
a) fuori c'è un tempaccio, mentre in ospedale di solito c'è un bel calduccio (per i malati, ma anche i visitatori e gli esterni ne fruiscono);
b) hanno messo la macchina automatica per il caffè, il tè, le brioche, ci sono persino i tramezzini; dopo il prelievo ne approfitterò;
c) oggi c'è un po' di coda; ne approfitto per leggere qualcosa;
d) sulla parete c'è un manifesto che spiega chiaramente che cos'è il diabete: oggi ho imparato qualcosa;
e) ho il solito terrore per il prelievo, ma oggi è un buon inizio per incominciare a vincerlo;
ecc.
Troppo poco? L'importante è allenare la propria osservazione per imparare poi a godere di ciò che si è osservato.
Per tutti coloro che sono scettici sulla fase di osservazione posso ricordare che alcune razze di cani sono eccezionali in questo aspetto. È per questo che la loro vicinanza migliora l'uomo, perché gli insegna a osservare piccole, ma bellissime cose. In molti cani basta un nonnulla per scatenare lo scodinzolio della loro coda; per esempio il ritorno del padrone che è andato a prendere la posta (è stato via un minuto!) scatena subito la gioia della bestiola. Anche dopo anni, basta una carezza per ricevere in cambio una leccata sulla mano: la carezza è sempre vista come segnale positivo, non c'è assuefazione, la capacità di riconoscere il buono permane immutata. È vero che sono manifestazioni di gioia, ma, prima di gioire di queste situazioni, occorre sapere osservare il positivo: in questo caso il cane vede come positivo il ritorno del padrone o la carezza, distinguendoli dalla situazione di normalità. Se un cane ha occhi per osservare, un uomo, se si impegna, dovrebbe fare meglio. O no?
Il secondo passo


In genere quando abbiamo una buona osservazione accade che quello che di buono abbiamo trovato ci attrarrà a sé. Se non siamo distratti da altre cose (per esempio, in senso positivo, oggetti d'amore che non ci lasciano il tempo per coltivarne altri o, in senso negativo, da traumi che ci impediscono di tornare a sorridere del buono finché il tempo non li avrà sopiti e farà prevalere ciò che abbiamo osservato), ecco che questa attrazione si trasformerà in interessi, hobby, passioni ecc. Non abbiamo fatto altro che accrescere la nostra capacità d'amare, il suo valore è aumentato.
Misuriamo la capacità d'amare

Sembrerebbe utopistico, ma è invece possibile: l'energia vitale dell'individuo è la misura della sua capacità d'amare.






Canzoni

Poesie













Credo nella rivelazione dell’amore, che sconvolge la vita.
Senza questo non c’è niente.
Poi viene il lavoro, duro e tenace, ma col soffio che spira, il flusso che trascina.
Credo nel cuore.
Senza questo non c’è niente.
Non venite a raccontarmi di volontà e costanza.
Non c’è volontà o costanza senza cuore.
Credo nella folgorazione che si chiama incontro, per cui vale la pena patire il dolore.
Senza questo non c’è niente.
Quando ti presenti, oltre la nebbia del mio io, ringrazio d’esserci, nonostante tutto.
Credo nella coincidenza che mi fa posare lo sguardo al posto giusto e nel momento giusto.
Senza questo non c’è niente.
Quante volte ho desiderato quel verso, quella pagina, quel volto, e proprio ora, quando meno me lo aspetto, leggo e vedo.
Non venite a raccontarmi che è soltanto un caso.
E se anche fosse, gli sarei grato come a un Dio che mi aspetta alla finestra, con gli occhi sulla strada deserta, oltre la nebbia del mio io.
Ecco, in cosa credo.
Ora che la notte è scesa.
E il mio cuore finalmente vede.

◈ Fabrizio Centofanti

domenica 10 novembre 2013

Pensieri


Libri








A dispetto del titolo e della copertina,questo testo affronta solo in minima parte temi legati alla sessualità.Ma per capire meglio cosa è e significa la parola "Tantra"ci rifaremo ad un esauriente frase di Osho « La parola "tantra" significa tecnica, il metodo, il sentiero, perciò non è filosofico: ricordalo. Non si occupa di problemi e di indagini intellettuali. Non si occupa del "perché" delle cose: si occupa del "come", non di che cosa sia la verità ma di come possa essere raggiunta. »
(Osho, Il libro dei segreti, traduzione di Tea Pecunia Bassani e Swami Anand Videha, Bompiani, 2008, p. 15).Ecco qui c'è tutta la sintesi del Tantrismo,perfettamente spiegata in questo bellissimo ed esauriente libro.Tutto è teso al raggiungimento della percezione di sè,che sembra qualcosa di scontato,di innato,di banale,ma che invece presuppone un percorso conoscitivo lungo e accidentato,fatto di momenti di euforia alternati a momenti di profonda disperazione.Solo attraverso il lavorìo quotidiano su sè stessi si può arrivare al raggiungimento di questa percezione,e di conseguenza allo scambio del proprio mondo interiore con gli altri,perchè non avrebbe senso aver conseguito un certo grado di consapevolezza senza poterlo condividere con gli altri.Il libro è diviso in 4 parti ben distinte:corpo-mente-spirito-emozioni.Attraverso queste quattro "porte",aprendole una per una e scoprendo di attraversare non solo "universi paralleli"al nostro,vale a dire a mettere in discussione le certezze granitiche accumulate fino a quel momento,ma fare "nuove esperienze"partendo dal punto in cui siamo per intraprendere un cammino che ci condurrà verso percorsi assolutamente inesplorati.La parte corpo non riguarda solo la conoscenza del nostro corpo,cosa che è tutt'altro che scontata,e che solo attraverso certe tecniche si può dire avvenuta integralmente,ma soprattutto la scoperta che è un mezzo straordinario per varcare quei limiti di conoscenza e percezione di sè che mai avremmo sospettato.Si parte da noi,con l'esplorazione del nostro corpo,e si arriva allo scambio con il/la partner,con l'esplorazione reciproca,per raggiungere insieme quella conoscenza profonda che permetta ad una coppia di vivere in armonia.La parte mente è la parte "psicologica"del testo,comprende la cura quotidiana della conoscenza,intesa come processo di apprendimento costante,come sviluppo della curiosità verso tutto,e come meditazione intesa come fase nella quale ci "uniamo"al tutto e che ci permette di liberare il nostro spirito dai fardelli della nostra vita terrena.Lo spirito è appunto la terza parte,oltre allo studio costante e alla meditazione vengono descritti i chakra,che per chi già li conosce non rappresentano una novità,ma per tutti gli altri sono una guida ulteriore all'autoanalisi,per capire nel profondo chi siamo e quali parti di noi sono "bloccate" e quali "aperte" e vitali.L'ultima parte riguarda le emozioni,ed è la parte più delicata,oserei dire dolce,del libro.Invita a mantenerle vive,a coltivarle come fossero delle piante rare,perchè solo attraverso le emozioni si acuisce la percezione di sè e si può raggiungere l'armonia con le cose e le persone che ci circondano.Un testo da leggere e rileggere perchè ricco di spunti interessanti che sono utilissimi nel nostro percorso di vita.

Canzoni

Accadimenti








Ieri è stato il Compleanno di mio figlio più grande,Federico,ma stavo troppo male per poter scrivere qualcosa,niente di grave,il solito male di stagione,ma oggi lo volevo abbracciare con questo piccolo pensiero e queste parole che sono solo la punta dell'iceberg del profondo amore che nutro per lui.Inutile dire quanta vita c'è stata in questi dodici anni,se penso solo che ho cambiato ben 4 case e 2 posti di lavoro,che tutto ciò che è stato fermo ed immobile e costante per un lungo periodo è stato totalmente rivoluzionato ed ora è solo memoria del passato.Il nuovo fa bene,rigenera,ti mette alla prova,anche duramente,ma ti permette di sperimentare un nuovo te,e durante tutto questo percorso,durante tutti questi avvenimenti,la certezza dei propri sentimenti è il timone che permette alla nave di superare le tempeste e di essere indirizzata verso un porto sicuro.Vederli bimbi e ritrovarli improvvisamente adolescenti,i propri figli,è come essere in una macchina del tempo che ti proietta a velocità supersonica nel futuro,un battito di ciglia e da zero ti ritrovi a 12 anni,dal cambio dei pannolini a giocare fianco a fianco con lui sulla playstation,a discutere di musica,di scuola,di futuro,a fare i compiti insieme in tutti i modi possibili,ad avere quel rapporto di confidenza che è tra due persone,prima che tra padre e figlio.Ci aspettano ancora tante sfide da affrontare insieme,ma la mia mente ha fermato ogni attimo di vita vissuto insieme,dal tuo primo respiro quando sei venuto in questo mondo,ed è stata per me come un'esplosione nucleare interiore d'amore,ad oggi che corriamo verso la macchina giocando a darsela,come si dice in triestino.
Buon Compleanno Federico.......

lunedì 4 novembre 2013

Canzoni

Pensieri










Niente è più caloroso dell'abbraccio
la sera
quando distrutto dagli affanni sprofondi nell'abbandono.
Lì qualcuno sarà disposto ad ascoltarti,
sentirà la tua presenza col tepore che diffondi.

Lì sentirai una presenza;
qualcuno da ascoltare.
Avrà solo l'egoismo di chi vuole portarti un po' alla volta nel suo cuore,
di chi vuole custodirti là dove nascono i pensieri,
la sera.

◈ Giordano Bruno