sabato 9 giugno 2012
Poesie
Amo ogni tuo ciglio, ogni tuo capello, ti combatto in candidi corridoi
dove si giocano le fonti della luce,
ti discuto in ogni nome, ti strappo con delicatezza di cicatrice,
a poco a poco ti metto nei capelli cenere di lampo e nastri
assopiti nella pioggia.
Non voglio che tu abbia una forma, che tu sia esattamente
quello che viene dietro la tua mano,
perché l’acqua, pensa all’acqua, e ai leoni quando si
sciolgono nello zucchero della fiaba,
e ai gesti, architettura del nulla,
le loro lampade accese a metà dell’incontro.
Ogni domani è l’ardesia su cui ti invento e ti disegno,
pronto a cancellarti, non sei così, neppure con quei capelli lisci,
quel sorriso.
Cerco la tua somma, il bordo del bicchiere in cui il vino si fa
luna e specchio,
cerco quella linea che fa tremare un uomo
nella sala di un museo.
E poi ti voglio bene, nel tempo e nel freddo.
Julio Cortazar
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Cortazar ... trovo che sia uno scrittore geniale, e un poeta suggestivo.
RispondiEliminaConservo gelosamente alcune sue poesie.
Una di quelle:
BOLERO
Che vanità immaginare
che possa darti tutto, l’amore e la fortuna,
itinerari, musica, giocattoli.
Di sicuro è così:
ti do tutto me stesso, sicuro,
però tutto me stesso non ti basta
come a me non basta che tu mi dia
tutta te stessa.
Per questo non saremo mai
la coppia perfetta, la cartolina,
se non siamo capaci di accettare
che solo in aritmetica
il due nasce dall’uno più uno.
Di là un foglietto
che recita solamente:
sempre sei stata il mio specchio,
voglio dire che per vedermi dovevo guardarti.
Julio Cortazar