sabato 10 settembre 2022
Cinema
Elizabeth si è appena lasciata con il fidanzato ed è rimasta con il cuore spezzato; per lenire la propria tristezza la ragazza trascorre le sue notti in compagnia di Jeremy, il proprietario di un caffè, che ogni sera le offre una torta ai mirtilli con gelato. Fino a quando Elizabeth non decide improvvisamente di abbandonare New York e di partire per un viaggio on the road allo scopo di ritrovare se stessa.
Presentato al Festival di Cannes nel 2007, Un bacio romantico è il primo film in lingua inglese del maestro cinese Wong Kar-Wai, l'acclamato regista di pellicole quali Happy together e In the mood for love, autore anche della sceneggiatura in coppia con il giallista Lawrence Block. Questa co-produzione tra Francia, Cina e Hong Kong, girata negli Stati Uniti con cast e troupe internazionali, ha segnato inoltre l'esordio come attrice (al fianco di un gruppo di interpreti già affermati) della famosissima cantante americana Norah Jones, giovane superstar della musica melodica, che per la prima volta dà prova delle sue doti recitative nel ruolo della protagonista Elizabeth, una ragazza a pezzi dopo la dolorosa separazione dal fidanzato e in cerca di un modo per liberarsi dai legami del passato e ricominciare così una nuova vita.
Come nelle sue opere precedenti, pure qui Wong Kar-Wai torna ad esplorare l'universo dei sentimenti e l'incomunicabilità fra gli esseri umani, declinati in questa occasione secondo le regole di un tipico film on-the-road, che funziona soprattutto come viaggio interiore e riscoperta di se stessi. Il lezioso titolo italiano, Un bacio romantico (in riferimento alla languida scena conclusiva), sostituisce il ben più evocativo ed affascinante My blueberry nights, che si richiama alle notti trascorse da Elizabeth in compagnia del barista Jeremy (Jude Law), intenti a scambiarsi confidenze accompagnate da una fetta di torta ai mirtilli, mentre pian piano si avvicinano sempre di più fino a scoprirsi innamorati l'uno dell'altra. Ma poi Elizabeth decide di partire da New York per lasciarsi alle spalle la sofferenza e i rimpianti di una relazione finita male; e qui il film si suddivide in una serie di segmenti narrativi, che corrispondono agli incontri fra la ragazza ed una serie di personaggi i quali, in un modo o nell'altro, sperimentano anch'essi il medesimo, disperato senso di solitudine: dal poliziotto alcolizzato Arnie Copeland (David Strathairn), incapace di accettare l'abbandono della moglie Sue Lynne (Rachel Weisz), a Leslie (Natalie Portman), giocatrice di poker dai tormentati rapporti familiari.
My blueberry nights è dunque una storia di solitudini che si sfiorano e di esistenze che s'intrecciano, nella quale i temi del dolore e della perdita si fondono con la disponibilità di riporre fiducia nel prossimo e di entrare in contatto con gli altri. Il distacco (dagli affetti, dal passato, dalla propria città) diventa così per Elizabeth la condizione necessaria per riconciliarsi con se stessa e con la vita, in un significativo percorso interiore sottolineato dalle elaborate scelte registiche e dalla fotografia dai toni impressionisti dell'iraniano Darius Khondji. Il tutto, come da tradizione per il cinema di Wong Kar-Wai, caratterizzato da una cura estetica che talvolta però rischia di apparire fin troppo raffinata (così come alcuni compiaciuti virtuosismi registici), risultando in un film esasperatamente sofisticato ed elegante nello stile e nella forma, ma al quale manca forse quel romanticismo struggente - ma tuttavia contenuto - che riempiva il bellissimo In the mood for love, e che qui viene esplicato piuttosto come una delicata malinconia (vedi il barista che conserva le chiavi degli amanti delusi). La colonna sonora è composta dal musicista Ry Cooder.
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