venerdì 22 dicembre 2017

Libri







Esiste un'altra città nella città chiamata Roma. Una città che adora monumenti di rabbia e dove la violenza traccia sentieri che pochi hanno il coraggio di esplorare. Succede, in questo mondo sotterraneo e clandestino, che le storie raccontate ai passanti dai più vecchi tra tutti i pendolari si trasformino in leggende dai confini incerti. È in questo momento che i peggiori incubi della metropoli sono pronti a invadere il centro della città, dando vita a mostri armati di pistola e di coltello: presenze inquiete ma reali, destinate a sconvolgere l'ordine apparente delle cose con l'omicidio, lo stupro, lo spaccio di stupefacenti, la truffa e la rapina. È un'altra Roma quella a cui questo libro dedica le sue pagine più dure: una Roma dove le caserme della polizia possono essere prese d'assalto da orde di hooligan assetati di vendetta e dove, malamente soffocati dalle acque del Tevere, affiorano i cadaveri di donne decapitate. È inutile sfogliare le pagine dei giornali: nessuno avrà il coraggio di scrivere la vita dell'uomo-lupo avvistato nelle baracche costruite sotto i cavalcavia del raccordo anulare. In cronaca finiscono le ultime parole del tossicodipendente trovato morto nei bagni pubblici della stazione o le lacrime del turista malmenato. Nera come le anime che popolano i bassifondi, anche questa è Roma: una megalopoli che ha smarrito la speranza tra i senzatetto che affollano le vie meno battute e dove, ammainato il vessillo capitolino, il teppismo sventola la sua ultima bandiera.

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