lunedì 9 dicembre 2013

Serie Tv








È sempre difficile giudicare un serial con il quale nel bene o nel male siamo cresciuti, condividendo innumerevoli esperienze, emozionandoci come nessun'altra cosa. Le prime stagioni di Dexter sono state pregne di innumerevoli colpi di scena, di situazioni al cardiopalma e di un'atmosfera impossibile da trovare altrove. Un personaggio tutt'altro che eroico, con un passato oscuro e una forte propensione all'omicidio, unito a personaggi di contorno indubbiamente riusciti. Questi furono gli ingredienti del mix esplosivo che provocò l'imponente successo di Dexter, punta di diamante della produzione Showtime. Abbiamo visto il nostro scontrarsi faccia a faccia con il fratello Brian, dialogare con il suo dark passenger che perennemente assume le sembianze del suo defunto padre adottivo Harry, instaurare i primi rapporti sentimentali con la povera Rita e fare i conti con lo stile di vita da lui scelto (e con la morte della stessa moglie). Un'evoluzione degli eventi mai banale, arricchita dalle splendide interpretazioni di Michael C. Hall, Jennifer Carpenter e attori dal calibro di John Lithgow, dalle oscure e riuscite musiche di Daniel Licht e dalle location tanto solari quanto oscure. Eppure, dopo l'immenso pathos scaturito dal finale della quarta stagione, qualcosa è iniziata a non andare per il verso giusto. Le vicende hanno intrapreso un processo di banalizzazione che le ha portate ad essere scontate, ripetitive e noiose per lo stesso spettatore, che tanto ha apprezzato ed ha contribuito al successo di questo incredibile show. Fatta eccezione per Colin Hanks, gli stessi nemici che in passato rivaleggiavano con il nostro antieroe risultano assolutamente privi di carisma. Così come i comprimari, che portano avanti storie parallele assolutamente inutili ai fini dello sviluppo narrativo principale. Tutti fattori che hanno contribuito ad un notevole calo qualitativo del serial.
Con l'ultima stagione, le cose sembravano migliorare. Già dallo stesso episodio pilota, vi erano vari indizi atti ad instillare nel fan più fedele una piccola luce di speranza, capace di far dimenticare i tanti errori commessi nel passato. L'introduzione di nuovi ed interessanti personaggi, come la dottoressa Vogel, proveniente direttamente dal passato del nostro Dexter, o il dramma della povera Debra, ormai segnata dalla natura tanto corrotta e perversa del suo caro fratellino, pronta ad esplodere e a confessare tutto alla polizia di Miami. Niente di tutto questo si è rivelato utile ai fini della storia e di un suo eventuale miglioramento. Analizzando infatti ciò che non è andato per il verso giusto in questa stagione, ci si para dinanzi agli occhi un quadro decisamente complesso e difficile da digerire.
Bastava così poco.. eppure..
Dexter - Stagione 8 - recensione - Serial TV Iniziamo con il dire che tutte le buone intenzioni e tutti i nuovi potenziali elementi narrativi si sono rivelati essere "un fuoco di paglia". Nulla è realmente cambiato e, anzi, ci sono state delle scelte assolutamente insensate, che hanno favorito a rendere i personaggi poco credibili ed oltremodo banali. Lo stesso "brain surgeon", ossia il cattivone di turno, è servito esclusivamente a due scopi ben precisi, caratterizzati tra l'altro da scene di dubbia qualità. Sì, perché al di là della storia banale e di una stagione finale assolutamente anonima troviamo anche scelte registiche prettamente mediocri, che peggiorano in maniera impressionante nelle scene più drammatiche, come quelli finali.
Fattori assolutamente inspiegabili, soprattutto quando durante innumerevoli panel gli stessi membri dello staff hanno spergiurato riguardo a notevoli sorprese nonchè una particolare gioia generale per la buona riuscita di questa ultima stagione. Aspettative mal riposte che, tirando le somme, fanno sembrare i fasti delle prime stagioni più lontani che mai. Bisognerebbe coniare un nuovo termine per descrivere l'inutilità e la banalità delle sotto trame che vedono protagonisti i comprimari che tanto abbiamo amato, vicende che tra l'altro non portano assolutamente a nulla. Non è bastato neanche il ritorno della cara fidanzata-femme fatale Hannah a risollevare le sorti e, anzi, ancora una volta il tutto viene risolto in maniera assolutamente sbrigativa e poco soddisfacente. Il boccone, per chi ha seguito Dexter - Stagione 8 per tutti questi otto anni, è per forza di cose amaro e fastidioso. E, cosa ben più grave, il fan si ritrova ad osservare gli episodi con una freddezza innaturale, ritrovandosi ad andare avanti più per inerzia e per abitudine che per altro. Dispiace essere così scostanti verso un prodotto simile, ma è tale la mediocrità raggiunta da non lasciare alcuna scelta.
Lieto fine...si fa per dire.
Dexter - Stagione 8 - recensione - Serial TV E’ ovvio che i paragoni lasciano il tempo che trovano ma è innegabile, specialmente in questo periodo, porre vicini l'uno all'altro due serial che seppur in modi diversi hanno favorito a migliorare il panorama televisivo americano, vista anche la loro comune conclusione: Dexter - Stagione 8 e Breaking Bad. E l'amarezza, visto anche il picco qualitativo raggiunto dalla serie concorrente, risulta per Dexter - Stagione 8 ancora più grande. Episodi finali che lasciano tutt'altro che soddisfatti delineando, seppur in maniera velata, la voglia da parte degli autori di voler concludere a tutti i costi una vicenda forse diluita fin troppo nel corso del tempo. Nonostante le linee narrative tendano a concludersi, strano a dirsi, il desiderio che ognuno dei fan nutre dentro di sé è quello di aver voluto o una conclusione magari anticipata (questo quando il serial aveva ancora qualcosa da trasmettere) o un finale in qualche modo ben più profondo di quello reale. Non c'è redenzione, non c’è retorica, non ci sono morali, c'è solo il semplice e scontato tentativo di voler concludere nella maniera più veloce e sbrigativa possibile una serie che tanto ha fatto riflettere e tanto si è esposta al di là dei confini del giusto e sbagliato, del bene e del male. È inutile scendere in ulteriori dettagli ed offrire altre motivazioni, ormai quel che è fatto è fatto, e la nostra unica consolazione è che la parabola discendente di quello che iniziò come uno dei migliori serial del genere sia finalmente giunta al termine.
Dexter giunge al termine, lasciando dietro di sè non poche amarezze e delusioni. Poteva andare meglio, molto meglio, e il nostro serial killer preferito meritava sicuramente un trattamento migliore (almeno negli episodi conslusivi), ma quello che ci rincuora è che la vicenda, nel bene e nel male, può dirsi finalmente conclusa. Giudicandola complessivamente, possiamo reputare Dexter come una serie che ci ha comunque donato delle forte emozioni, con scene assolutamente indimenticabili. Riposa in pace, amico.
 
 
Nunzio Gaeta

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