mercoledì 2 maggio 2012

Cinema

Dal romanzo (1978) di Hubert Selby Jr., che l'ha adattato col regista e interpreta una particina, questo 2° film di D. Aronofsky _ dopo π - Il teorema del delirio _ è un cupo dramma sulla società degradata e "drogata" degli USA, rispecchiata nei personaggi principali: Sarah, matura vedova (Burstyn) videointossicata che esce dal suo stato letargico soltanto quando le promettono un'apparizione nel suo quiz TV preferito; Harry, suo figlio tossico (Leto), che sogna di diventare uno spacciatore d'alto bordo con l'amico Tyrone (Wayans), e Marion, fidanzata di Harry (Connelly), operatrice disoccupata di abbigliamento che si prostituisce. Questo interno di umanità perdente alla deriva è raccontato con immagini visceralmente sperimentali (fotografia: Matthew Libatique) e un montaggio convulso.Il requiem del titolo è per il tanto strombazzato,ricercato,perseguito "Sogno Americano".Selby e Aronofsky si divertono sadicamente a stravolgere questa illusione attraverso una fotografia spietata della società,reale,americana.La televisione che lobotomizza,gli psicofarmaci che rendono gli individui degli zombie,la droga che stravolge vite,corpi e anime,la disperazione dei ghetti,il dollaro utilizzato come metro di misura per comprare tutto perchè tutto è in vendita,dai sogni alle speranze,dalle illusioni ai luccichii di uno studio televisivo,dal desiderio di essere accettati al vendere corpo e anima per una dose,dal desiderio di fare subito i soldi in qualunque maniera all'amputazione corporea e spirituale.Anche in questa pellicola le immagini la fanno da padrone,in questo caso visioni psichedeliche che hanno qualche apparentamento con quelle di film come Easy Rider o quelle allucinogene di Stati di allucinazione di russelliana memoria.Un film tosto,spiacevole,spiazzante,duro,spietato,ma vero,profondamente.

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