mercoledì 2 maggio 2012

Accadimenti

D’accordo con Fiorello, che lo ha espresso con sana e diretta semplicità: quando ha parlato di mafia, Grillo ha detto “una cazzata”, ed è giusto che adesso si becchi tutte le critiche che si fanno a chi copre un ruolo come il suo quando dice una cosa superficiale e sbagliata come quella. Sono sicuro che Grillo se ne renda conto. Però attenti, perché a pensare o dire la stessa cosa – in sostanza che la mafia è un male minore e che c’è di peggio – sono in tanti e credo che sia proprio questo modo di pensare uno dei principali ostacoli alla lotta alle mafie e uno dei più validi alleati al loro potere. Che in 150 anni di storia italiana si è così sedimentato da condizionare, creare e determinare molti di quei comportamenti che giustamente Grillo mette alla gogna. Sono in tanti a pensarla così, anche in buona fede. Sono le coalizioni o i partiti che mettono nel programma di governo la lotta alla crisi, il rilancio dell’economia, il deficit, le riforme eccetera e non parlano di lotta alle mafie se non in fondo al programma perché la ritengono meno importante. Sono gli economisti che studiano i problemi di un’economia legale malata ignorando la presenza di un’economia illegale che l’avvelena e la uccide. Ricordo una cena elettorale a cui ho partecipato – certamente non di centrodestra – in cui alcuni giovani economisti mi dissero di smetterla di parlargli di mafia, che picciotti che guadagnano 1500 euro al mese (non so dove avessero trovato il dato) non sono un problema di fronte alla crisi delle banche. Sono tutte quelle persone – amministratori locali, funzionari, imprenditori, semplici cittadini – che si piegano agli ordini delle mafie perché in fondo è lavoro anche quello. In una parola, citando l’ex ministro Lunardi che lo disse con altrattanta sana e diretta, per quanto agghiacciante, semplicità, con le mafie bisogna convivere. Perché sono un male minore di altri e tutto sommato c’è di peggio. Ma non è vero. Le mafie – in Italia e non solo – sono un male altrettanto grave se non peggiore di altri. Le mafie – in Italia e non solo – sono IL PROBLEMA. Carlo Lucarelli

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