mercoledì 4 maggio 2011

Psicologia


Anoressia sentimentale o Amoressia è il rifiutare di nutrirsi di sentimenti, al pari del rifiuto del cibo dell'anoressia nervosa. Come quest'ultima, colpisce sopratutto le donne, che si ritrovano ad esercitare un controllo sui propri sentimenti, a non lasciarsi andare, imitando, in amore, i tipici comportamenti sentimentali maschili.

Tale comportamento "anoressico" nasce in seguito ad un evento particolarmente doloroso, quale una separazione od un abbandono, o è uno schema che si ripete nelle relazioni in generale. In questo secondo caso potrebbe essere paragonata alla philofobia (paura d'amare) e, generalmente, affonda le radici nell'infanzia.

Si può presentare a tutte le età assumendo però significati diversi. In giovane età può essere indice di un'immaturità affettiva, l'uso del corpo come merce di scambio. Man mano che si avanza cogli anni assume un significato diverso: timore di essere abbandonate, di rimanere di nuovo sole, di soffrire per l'ennesima volta. Riassumendo: Non amo per non soffrire.

Agli antipodi dell'anoressia sentimentale c'è la bulimia sentimentale, maggiormente presente negli uomini, ed associata alla bulimia sessuale. C'è una ricerca spasmodica di relazioni affettive e sessuali, ma una volta consumate, vengono vomitate per assumerne altre. Le cause sono le stesse di quelle individuate per l'anoressia. Anoressia e Bulimia sentimentale sono le stesse facce di una stessa medaglia.

Anche comportamenti più prettamente sociologici in campo affettivo quali:speed-date, blind-date, one-night-stand, che causano uno scarso coinvolgimento affettivo individuale favoriscono l'insorgere del fenomeno.

Inoltre in una società che favorisce gli incontri tra i corpi, invece che gli incontri tra persone, si ergono invalicabili difese per proteggere il proprio sé dalle interferenze sentimentali.

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