lunedì 6 gennaio 2014

Film









Difficile tradurre in immagini un libro,specie un libro bellissimo e complesso come quello da cui è tratto questo film.Posso dire che pregio e difetto principale del film di Bille August,autore da me molto apprezzato anche se a volte troppo didascalico,è che è stato troppo fedele al libro,per me doveva discostarsi un po' per dare ariosità alla sceneggiatura.Cosi il confronto,per chi ha letto ed amato questo libro come me,risulta impietoso.Il libro è completo,nella sua storia,nelle sue metafore,nella sua filosofia,nell'evolversi pagina dopo pagina dei destini dei vari personaggi.Nel film invece è tutto mescolato e lo spettatore che non avesse letto il libro si troverebbe spaesato e a non capire tante cose,perchè quel mite professore svizzero ad un tratto decide di prendere un treno per il Portogallo inseguendo un libro trovato in tasca ad una aspirante suicida?Perchè quella ricerca affannosa delle motivazioni di vita del medico Amadeu do Prado?Perchè inseguire in un ospizio un vecchio testimone dei fatti?Perchè appassionarsi alla Resistenza portoghese contro il regime spietato e fascista di Salazar?Nel libro è tutto consequenziale,tutto scorre lungo i binari come quel treno che prende il professor Gregorius,mentre nel film le scelte appaiono insensate,le scene astruse dal contesto,e solo la storia del tradimento della giovane donna spezzando cosi un'amicizia che sembrava per sempre tra Amadeu e il suo compagno di classe e di scorribande,regala attimi di vera emozione.Salva il tutto la fotografia della splendida Lisbona,l'interpretazione come sempre magistrale di Jeremy Irons,le caratterizzazioni alte di Bruno Ganz,e quell'atmosfera malinconica che il regista riesce ad imprimere,non so se volontariamente o meno,che è il tratto che ho maggiormente apprezzato nel film.Il professore è quasi rassegnato alla monotonia della sua vita e cosi tutta quella avventura,quel vivere forsennato e sul filo del rasoio gli regala una seconda giovinezza,un entusiasmo che sembrava ormai spento per sempre in lui.Cosi anche la corte dolce e discreta che riceve da parte dell'oftalmologa,e che delineerà la sequenza finale del film,sono come una primavera per quest'uomo destinato ad un autunno troppo precoce,per la sua intelligenza,per la sua cultura,per la sua dolcezza interiore.

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