sabato 8 settembre 2012

Dedicato a....







Ci sono giornate che nascono già segnate dalla routine quotidiana,ed altre che ti sorprendono per la loro imprevedibilità.Nel mezzo ci sono quelle che tu immagini già nella tua mente come svolgimento,ma che ti sorprendono perchè vengono segnate nel profondo dalla linea blu della riflessione e da quella rossa del legame spirituale.Oggi per me è stata una di queste.Iniziata come "debito"per una promessa fatta,si è rivelata poco a poco un viaggio a ritroso alla riscoperta di pezzi della mia famiglia ormai sepolti nella memoria di bambino,frammenti di ricordi frammisti a sentimenti di perdita lancinanti.Come sarebbe stato avere oggi una sorella più piccola magari accanto?Sarebbe stata accanto a me?Accanto a noi?Oppure avrebbe seguito la sua strada nella vita?L'avrei persa affettivamente come quella che ancora ho oppure con lei ci sarebbe stato quel legame profondo che và al di là di quello di sangue?La risposta è sepolta sotto una lapide di marmo bianco con un angioletto sopra e io bambino che non riesco a capire come mai la sorellina che fino a poco tempo prima avevo in braccio adesso non piange più nella culletta e non c'è più in casa.Cosi mi vedo sempre bambino tenuto per mano dai miei zii che in questo Settembre cosi meravigliosamente fresco ed assolato,vado a trovare con mia madre.C'è una scatola colorata interiore con quasi mezzo secolo di ricordi,difficile ordinarli tutti,ma questi si srotolano da soli durante il viaggio in macchina con naturalezza e felicità,e mi rendo conto di quanto importanti siano i legami con chi ami e ti ama veramente,chi ti ha sempre seguito nel corso della tua vita,incoraggiandoti e stimolandoti sempre,aiutandoti moralmente e materialmente,come due secondi genitori.Io ho avuto questa immensa fortuna ed oggi dentro è giusto che renda un grazie lungo quanto i giorni consumati fino ad ora a Zio Rolando e Zia Lia.Vederli in quella foto sulla loro lapide,felici ed abbracciati,cosi come erano anche nella vita,(anche se baruffavano sempre bonariamente tra loro, ed erano le risate di noi parenti a sottolineare quanto quegli scambi in realtà sottintendessero uno di quei legami inviolabili ed indistruttibili,che loro hanno avuto la fortuna di costruire e mantenere per tutta la vita),mi ha trasmesso gioia e serenità,puri come acqua di montagna,e li ho sentiti vicini a me cosi come lo erano anche in vita.Stare li,in quel piccolo cimitero,assolato e silenzioso,con i fiori sapientemente e gentilmente preparati dalla signora che ha aperto il negozio chiuso per noi,uguali a quelli della foto messa qui,belli,colorati,profumati,un inno alla vita perchè i miei zii erano persone vitalissime ed hanno "succhiato il midollo della vita"come scriveva Thoreau,fino all'ultimo.Ci sono viaggi che iniziano con te che sei e stai in un modo e finiscono con te che sei trasformato interiormente,il regalo che ancora oggi i miei zii sono in grado di trasmettermi con il loro sorriso e il loro profondo affetto per me.

Nessun commento:

Posta un commento