venerdì 3 febbraio 2012

Accadimenti


Leonardo da Vinci potrebbe aver copiato dagli schizzi di un amico l'Uomo Vitruviano, una delle sue opere più famose. Lo sostiene Claudio Sgarbi, architetto e ricercatore italiano, in uno studio di prossima pubblicazione.
L'Uomo Vitruviano è una delle opere più misteriose del genio fiorentino: disegnata attorno al 1490, raffigura una figura maschile inscritta dentro un cerchio e un quadrato e rappresenta la connessione tra l'umano e il divino.
Il disegno del de Ferrara è stato scoperto nel 1986 all'interno di un manoscritto conservato nella biblioteca dell'omonima cittadina ed è molto simile a quello di Leonardo. Le due opere raffigurano un passaggio scritto 1500 anni prima da Vitruvio, un celebre architetto romano, che descrive la figura di un uomo circoscritta dentro ad un cerchio (il simbolo del divino) e un quadrato (il simbolo del terreno).
Claudio Sgarbi, dopo lunghi studi, è arrivato alla conclusione che lo schizzo trovato nella cittadina emiliana sia stato realizzato da Giacomo Andrea de Ferrara, architetto rinascimentale esperto di Vitruvio e grande amico di Leonardo.
La convinzione che l'opera di de Ferrara sia precedente a quella di Leonardo è scaturita dall'analisi di alcuni scritti in cui l'artista fiorentino si riferisce esplicitamente al disegno dell'amico. Non solo: secondo gli scritti i due si sarebbero incontrati nel luglio del 1490, anno al quale risalgono entrambe le opere.
E sebbene i due disegni interpretino in modo molto simile le parole di Vitruvio, lo schizzo di Leonardo è eseguito alla perfezione e con mano ferma mentre quello di de Ferrara è pieno di false partenze, ripensamenti e correzioni.
È comunque chiaro che l'opera di Leonardo sia un notevole miglioramento di quella dell'amico: «Leonardo è di gran lunga un disegnatore migliore, con conoscenze dell'anatomia molto superiori a quelle di de Ferrara» spiega Indra McEwen.
Ma perchè uno dei due Uomini Vitruviani è diventato celebre mentre l'altro è stato dimenticato per oltre 5 secoli? Probabilmente è colpa del fato e di alcune vicende storiche: nel 1499, quando i francesi invasero Milano, portarono a Parigi il disegno di Leonardo, mentre quello di Giacomo Andrea, rimasto in Italia, non potè godere di altrettanta fama.

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