lunedì 31 gennaio 2011

Poesie


C'è un sorriso d'amore
e un sorriso d'inganno
e c'è un sorriso di sorrisi
nel quale questi due sorrisi si incontrano.
C'è uno sguardo d'odio
e uno sguardo di disprezzo
e c'è uno sguardo fatto di questi sguardi
che tu ti sforzi di dimenticare invano.
Perchè a fondo nel profondo del cuore penetra
e affonda nel profondo delle ossa
e nessun sorriso che fu mai sorriso
ma solo quel sorriso solo
quello che dalla culla alla tomba
si può sorridere solo una volta
e quando è sorriso
ha fine ogni miseria.


William Blake

domenica 30 gennaio 2011

Poesie


Mito

Verrà il giorno che il giovane dio sarà un uomo,
senza pena, col morto sorriso dell'uomo
che ha compreso. Anche il sole trascorre remoto
arrossando le spiagge. Verrà il giorno che il dio
non saprà più dov'erano le spiagge d'un tempo.

Ci si sveglia un mattino che è morta l'estate,
e negli occhi tumultuano ancora splendori
come ieri, e all'orecchio i fragori del sole
fatto sangue. È mutato il colore del mondo.
La montagna non tocca piú il cielo; le nubi
non s'ammassano piú come frutti; nell'acqua
non traspare più un ciottolo. Il corpo di un uomo
pensieroso si piega, dove un dio respirava.

Il gran sole è finito, e l'odore di terra,
e la libera strada, colorata di gente
che ignorava la morte. Non si muore d'estate.
Se qualcuno spariva, c'era il giovane dio
che viveva per tutti e ignorava la morte.
Su di lui la tristezza era un'ombra di nube.
Il suo passo stupiva la terra.

Ora pesa
la stanchezza su tutte le membra dell'uomo,
senza pena, la calma stanchezza dell'alba
che apre un giorno di pioggia. Le spiagge oscurate
non conoscono il giovane, che un tempo bastava
le guardasse. Né il mare dell'aria rivive
al respiro. Si piegano le labbra dell'uomo
rassegnate, a sorridere davanti alla terra.


Cesare Pavese

Haiku


nel freddo intenso
cuore caldo palpita
emozionante

Cinema


Questo film è la chiara espressione di quanto creatività e computer graphic abbiano raggiunto livelli altissimi di armonia.E' la storia di un gruppo di giocattoli che messi in una scatola dal loro padroncino decidono di fuggire e cosi iniziano per loro tutta una serie di avventure che catturano l'attenzione dello spettatore,sia esso piccolo o grande,tanta è la perfezione dello script e l'alternarsi dei sentimenti suscitati dai protagonisti.Certe sequenze sono davvero bellissime come l'arrivo nell'asilo dei giocattoli o la sequenza finale davvero molto toccante.

sabato 29 gennaio 2011

Racconti


Andarsene d'estate


Andarsene d'estate quando gli alberi ti sbattono in faccia il colore della speranza.
Mentre moltiplicano al calore del sole il manto di freschezza.
Sentire il gelo avvolgere il cuore, i pensieri, i ricordi...
Vivere quando si ha il vuoto dentro...

Stai seduto davanti al muro specchiandoti nelle rughe della parete, dove la parola felicità
non arriva in superficie nemmeno in trasparenza.
L'abisso accoglie l'anima che non pulsa più, cancellata dal bianco del pennarello della vita.
Il tuo corpo è la mela che avvizzisce senza succo acerbo o zuccherino, prosciugata dal verme che si è insediato nella tua mensa senza essere invitato.
Non si tramuterà in farfalla come i suoi simili.
Le tue braccia come rami di salici piangenti ricadono sui braccioli dove lasci l'impronta di uno scricciolo.
Prendo la tua mano e la stringo forte.
L'istinto mi dice di lasciarla andare e lei cade come piuma sul corpo che riconosco vivo solo dal movimento della camicia.
Le mie parole d'amore ti investono come acqua di cascata. Dissetano l'orecchio ma l'istinto le permea nel rigetto.
- No!
Un no secco.
La voce è il filo che si spezza nel chiedere perdono per non potermi ascoltare, chiuso nell'oscurità.
Lo sguardo corre lontano, si sofferma nello spazio dove l'immagine si tramuta in essenza d'etere senza tempo né dimensione.
Sfuggi al mio sguardo, diventi serpente che striscia nell'antro nero che si allarga a macchia d'olio.
Mi offro a te senza speranza.
Il dolore senza perché penetra come il coltello nella ferita invisibile del rifiuto del domani.
È tempo di andare, di lasciarti. È il tuo desiderio.
Ti lasci annegare nel nulla dell'esistenza.
Ascolto le tue parole :
- Addio sofferenza di vivere.


Rainalda Torresini

Pensieri


I pensieri messi per iscritto non sono nulla di più che la traccia di un viandante nella sabbia: si vede bene che strada ha preso, ma per sapere che cosa ha visto durante il cammino bisogna far uso dei suoi occhi.


Arthur Schopenhauer

Canzoni

Cinema


Uno scienziato ha un sogno impossibile,rubare la Luna.Per raggiungere il suo scopo si fa aiutare da un altro scienziato e da una infinita quantità di robottini che fanno qualunque cosa il loro capo ordina.In questo scenario piombano tre orfanelle che sconvolgeranno la vita dell'apparente cattivissimo scienziato,portandolo ad una convivenza forzata prima,e poi all'affezionarsi alle tre piccoline fino a tenerle volontariamente e felicemente sempre con sè.E' una storia ben costruita e le sequenze sono molto carine e scorrevoli,piene di inventiva e godibili sia dai piccini che da un pubblico adulto.Sulla scia di Up un altro film che sa raccontare storie adatte a tutti e che si rivedono sempre molto volentieri perchè pulite e mai volgari.Ottime le sequenze di computer graphic che ormai ha raggiunto dei livelli di altissima professionalità

Poesie

martedì 25 gennaio 2011

lunedì 24 gennaio 2011

Pensieri


Viene un tempo......


Viene un tempo in cui hai mattini nel buio e sorseggi cappuccini in luoghi dove sei circondato da lingue di posti lontani.....

Viene un tempo in cui ti accompagna l'odore della stampa,il sapore di dolci,le corse affannate,i numeri che fanno sorridere e quelli che portano alla disperazione,la forza in sè,i pavimenti di legno,il gelo dell'inverno,il camminare circondato dall'oscurità mentre la città dorme,il silenzio che ti fa riflettere,il desiderio di non arrendersi mai...

Viene un tempo in cui sei circondato da tanti amici,entri nelle loro case,nelle loro famiglie,cresci con loro,e poi ad un tratto tutto si spegne,per il pugnale avvelenato dell'invidioso....

Viene un tempo in cui non hai la forza in te di affrontare il mondo,di uscire,di vivere,di respirare,leggi montagne di libri cercando risposte che sono già in te ma tu non le vedi ed un giorno rinasci ritrovando energie e motivazioni e niente ti ferma più e recuperi il vissuto ricordando però sempre quell'abisso dell'anima e del pensiero nel quale eri precipitato....

Viene un tempo in cui impari una disciplina che ti toglie dalla strada,impari una lingua esotica e lontana,impari una filosofia di vita,una cultura lontana,che sarà poi il filo di seta che ti accompagnerà sempre nella vita con la sua profonda spiritualità e il legame forte con le cose semplici e vere della vita....

domenica 23 gennaio 2011

Comicità

Canzoni

Pensieri


Dall'albero del silenzio pende il suo frutto, la pace. Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un solo modo per rivelare la propria intelligenza: quella di non parlare con loro.



Arthur Schopenhauer

Poesie


Tu sei il sole

Non lasciare che la vita ti vinca,
amane i dettagli,
scaccia via la paura di esistere,
alza la testa
e se nasceranno lacrime di tristezza
lasciale scorrere,
non temerle, anzi
impegnati affinchè bagnino il tuo viso,
saranno gocce di malinconia
che nascono dall'anima,
liberatene,
liberati dal buio che hai dentro,
sarai forte,
sarai vivo,
non temere le conseguenze,
fidati del sole,
quelle gocce non vivranno a lungo,
la sua luce le evaporerà,
fidati della luce,
tu puoi essere il sole.

sabato 22 gennaio 2011

Televisione

Oriente


UKIYOE

Ukiyoe è uno stile di stampa su blocco di legno generata e sviluppata durante l'epoca di Edo (1603-1867) ed ha quindi più di 300 anni di storia. “Uki„ significa fluttuare mentre “yo„ significa mondo. La “e„ in Ukiyo-e significa invece le immagini. Così Ukiyoe significa letteralmente “le immagini del mondo fluttuante„. Gli Ukiyoe raccontano i paesaggi giapponesi, la vita quotidiana della gente comune. In essi spesso compaiono attori di kabuki, lottatori di sumo e donne bellissime.




Nella storia Giapponese il periodo feudale è durato circa 700 anni, dalla fine del dodicesimo secolo al termine del 19esimo secolo. Dopo il lungo“Sengoku-jidai„ o periodo della guerra civile giapponese (dal tardo '400 fino al sedicesimo secolo) e dopo il periodo di Azuchi-momoyama (dalla fine sedicesimo secolo al 1603), Tokugawa Ieyasu iniziò il nuovo governo degli Shogun, Edo bakufu o Tokugawa bakufu, durato 250 anni (1603-1867). Durante l'epoca di Edo, il governo degli Shogun di Tokugawa divise il paese in quattro classi distinte: samurai, coltivatori, artigiani e commercianti. Il governo richiese poi che i daimyo (gli aristocratici) ed i loro samurai passassero alcuni periodi di tempo a Edo (ora Tokyo), solitamente ad anni alterni. Di conseguenza, un intrattenimento e una grande industria di ricreazione fiorirono nella città a Edo. Tale industria fu denominata appunto il mondo fluttuante. Il centro economico e politico del Giappone si mosse da Kyoto verso Edo già all'inizio dell'epoca di Edo, ma il centro culturale del paese rimase nella zona di Osaka e di Kyoto fino alla metà del diciottesimo secolo. Fu dopo il grande fuoco di Meireki (1657) che il centro culturale si spostò gradualmente dalla zona di Osaka e di Kyoto a Edo. Durante l'epoca de Edo, diversamente dai periodi precedenti, quando l'arte era nelle mani dei nobili e dei samurai, la gente del popolo (artigiani e commercianti) poterono usufruire della creazione di una nuova coltura per se stessi, alla quale appartengono gli Ukiyoe.

mercoledì 19 gennaio 2011

Pensieri


Preferisco i posti semi-nascosti ai posti affollati.
Preferisco la solitudine alla moltitudine.
Preferisco il silenzio alle parole.
Preferisco ascoltare piuttosto che parlare.
Preferisco leggere piuttosto che scrivere.
Preferisco camminare piuttosto che usare mezzi di trasporto.
Preferisco i paesaggi naturali al caos cittadino.
Preferisco le persone semplici ma vere alle persone apparentemente raffinate.
Preferisco scegliere che essere scelto.
Preferisco decidere che subire gli eventi.
Preferisco lottare fino alla fine invece di arrendermi subito.
Preferisco essere il capitano della mia anima invece che essere schiavo della mia mente o del mio corpo.
Preferisco il calore di un sentimento alla fredda lucidità della razionalità.
Preferisco il percepire al rimuginare.
Preferisco il presente al passato.
Preferisco vivere la casa alla mondanità.
Preferisco imparare sempre che rimanere ancorato alle nozioni che già mi appartengono.

Comicità

venerdì 14 gennaio 2011

Pensieri

Oriente


IKEBANA

L'Ikebana è l'arte giapponese della disposizione dei fiori. È una vera e propria disciplina artistica in cui la disposizione è una cosa vivente in cui la natura e l'umanità si riuniscono. Come è vero per tutte le altre arti, l'Ikebana è un'espressione creativa all'interno di determinate regole di costruzione. I materiali che vengono utilizzati sono rami, foglie, erbe e fiori viventi. Il suo scopo è quello di creare la bellezza a partire dalle combinazioni di colore, dalle figure naturali, dalle linee graziose e dal significato latente nella forma totale della disposizione. L'Ikebana è, quindi, molto più della semplice decorazione floreale. L'apprezzamento crescente dell'arte e dell'architettura giapponesi in occidente si è esteso all'arte floreale giapponese. L'Ikebana è un'arte, nello stesso senso in cui lo sono la pittura e la scultura. Ha una storia, è sostenuta da teorie articolate ed si basa sulla creatività. Nel Giappone, le disposizioni dei fiori sono usate come decorazioni allo stesso livello della pittura e di altri oggetti di arte.


In linea di principio, l'Ikebana non mira soltanto ad introdurre una parte limitata della natura in casa, ma piuttosto a suggerire il tutto della natura, generando un collegamento fra l'interno e l'esterno. Ecco perchè gli esperti di Ikebana sono soliti usare vari tipi di piante in una singola composizione ed attribuire l'importanza alle foglie ed ai rami così come i fiori. Anche quando viene utilizzato un singolo tipo di fiore, si tenta comunque di metterne in evidenza le relative implicazioni come simbolo della natura.

giovedì 13 gennaio 2011

Poesie


Ristagno


L'amore, tra me e me,
è così impalpabile, così sereno, così in sé,
come l'aria invisibile,
come l'acqua invisibile, tra la luna
del cielo
e la luna del fiume.


Juan Ramòn Jiménez

Canzoni

mercoledì 12 gennaio 2011

Pensieri


Ciò che nella vita reale mi ha sempre e ovunque ostacolato è stata la mia incapacità, fin negli anni della vecchiaia, di farmi un'idea autentica della meschinità e della bassezza degli uomini.


Arthur Schopenhauer

Canzoni

Poesie

Oriente


La cerimonia del tè (Sado) è un rituale di preparazione e un modo di bere il tè. Questa antica tradizione è stata influenzata fortemente dal buddhismo zen, che ne ha dettato lo spiritualismo e la disciplina estetica. Al giorno d'oggi, la cerimonia del tè è un tipo di hobby relativamente popolare, ed ha perso il suo valore tradizionale in nome di una maggior diffusione. Molti giapponesi che sono interessati alla loro propria cultura, prendono lezioni di cerimonia del thè con un insegnante privato o in vere e proprie scuole specializzate. Le cerimonie del tè sono tenute in stanze giapponesi tradizionali nei luoghi di ritrovo culturali o in case private. La cerimonia in se consiste di molti rituali che devono essere imparati a memoria e da una serie di gesti ripetitivi consolidati dalla tradizione di grande ospitalità della casa giapponese. Quasi ogni movimento della mano è studiato nei dettagli. In sostanza, il tè in primo luogo è preparato dal padrone di casa ed in seguito sorseggiato dagli ospiti .La bevanda è the amaro verde fatto delle foglie di thè in polvere. La stanza dove si svolge la cerimonia del the è tipicamente una costruzione aperta su di un lato che si trova a ridosso del giardino giapponese tradizionale, che gli ospiti hanno modo di osservare passeggiando dopo aver partecipato alla cerimonia.

Cinema


Un film molto dark,molto claustrofobico,molto gotico,un po' sullo stile di Alien e un po' sullo stile,appena sfiorato,di Solaris.Un film di fantascienza dove la sopravvivenza è l'unico must,dove l'equipaggio di una astronave partita dalla Terra per colonizzare un nuovo pianeta si ritrova senza equipaggio e senza energia.All'interno sopravvissuti un tecnico dell'energia e un comandante che cercano in tutti i modi di ripristinare l'energia e ripilotare l'astronave.Succederanno tantissimi eventi che tengono lo spettatore con il fiato sospeso fino alla sequenza finale.Molto ben girato ed interpretato,un film di buon livello in un genere dove è facilissimo scadere nel banale e nell'ovvio,difetti entrambi che questa pellicola non possiede.

lunedì 10 gennaio 2011

Numerologia


NUMERO 8: Archetipo del Sovrano

Riferimenti mitologici

Nella mitologia greca Zeus incarna l'Archetipo del Sovrano. Signore del cielo e della pioggia, governava dall'alto del monte Olimpo, le cui cime tempestose erano occultate da dense nubi.
Il fulmine che egli lancia simboleggia la luce della ragione, ma al contempo rappresenta anche l'aspetto collerico e punitivo del dio. La sua potenza era già manifesta in tenera età, quando con uno stratagemma spodestò il padre Cronos, che per non essere detronizzato divorava tutti i suoi figli. Con la stessa forza si impossessò del cielo e della terra, asservendo al suo potere tutti gli dei, inclusi i suoi fratelli Nettuno, Plutone, Vesta, Cerere e Giunone. Il suo carattere dominante traspare dai vari epiteti attribuitigli: Folgorante, Lucezio (luminoso), Fulminante, Pluvio (apportatore di pioggia), Termine (protettore dei confini delle proprietà rurali), Statore (legislatore).
Il suo simbolo era l'aquila, che C.G.Jung identifica come l'emblema primitivo del padre, della virilità e della potenza. Quando Priamo deve chiedere ad Achille la restituzione del cadavere di Ettore, invoca l'aiuto di Zeus: « Inviami il tuo uccello, rapido messaggero, l'uccello che ti è caro fra tutti e che ha la forza suprema...E il prudente Zeus ascolta la sua preghiera e subito lancia l'aquila, il più sicuro degli uccelli, il cacciatore oscuro che è chiamato il nero ». Zeus rappresenta il principio organizzatore del mondo, nonché l'istituzione e il mantenimento delle regole che assicurano la tutela dell'ordine morale e civile. Chiamato anche Iuppiter (Giove padre) è l'emblema della figura autoritaria che non ricerca il dialogo, ma "tuona" e secondo Mircea Eliade è l'archetipo del capofamiglia patriarcale.

Parole chiave :

Potere, amministrazione, ambizione, prestigio, concretezza, volontà, efficienza, affari, finanze.

Caratteristiche generali

Il numero 8, associato all'Archetipo del Sovrano, caratterizza un individuo lucido e realista, che con volontà e determinazione è in grado di materializzare i suoi ambiziosi progetti. Dotato di grande energia psicofisica, consegue i risultati facendo affidamento sulle proprie forze ed è naturalmente adatto a rivestire ruoli di autorità. Motivato a raggiungere una posizione di rilevo, è attratto da tutto ciò che simboleggia il prestigio.

Anima 8

Ambizioso e volitivo, il numero 8 aspira a traguardi elevati ed è disposto a lavorare sodo per conseguire i suoi obiettivi. Anche nella vita sentimentale rivela la sua natura esigente ed è attratto da persone carismatiche, che condividono i suoi standard di prestigio e realizzazione. Nonostante la sua natura passionale, l'8 può trovare difficoltà ad esprimere i sentimenti, perché teme di rivelare il suo lato vulnerabile.

Persona 8

Il numero 8 proietta all'esterno un'immagine di autorità e sicurezza che all'inizio può essere avvertita come distanza psicologica. Il suo portamento sottolinea la sua forte identità e anche l'abbigliamento è curato perché tiene molto all'impressione che esercita sugli altri. La padronanza e la competenza che dimostra, favoriscono il suo inserimento in situazioni altolocate, dove può esprimere la sua innata leadership.

Numero dell'Io 8

Come l'aquila di Zeus, l'8 ha una visione panoramica delle cose e individua con chiarezza e determinazione la direzione del suo destino. Lo straordinario potenziale vitale e la grande abilità organizzativa di cui dispone, gli permettono di operare in tutti i settori della libera impresa e del commercio, dove riveste ruoli di responsabilità o supervisione, oppure come ha dimostrato la statistica, può eccellere in tutti gli ambiti sportivi.
Il suo dono di comprendere la natura umana può indirizzarlo anche verso la professione di insegnante o di psicologo.

Destino 8

Il numero 8 è in sintonia con le leggi del mondo materiale e sprona l'individuo a sviluppare le sue doti di autosufficienza, senso pratico e organizzazione. Per sintonizzarsi con l'Archetipo del Sovrano, occorre accettare la realtà cosi com'è, assumendosi delle responsabilità e confrontandosi con le dinamiche della gestione e del potere. La chiarezza, l'autostima e la determinazione sono le qualità che permettono al numero 8 di trasformare i suoi sogni in realtà.

Quintessenza 8

Il numero 8 ritrova l'equilibrio confidando nella sua capacità organizzativa, coordinando le energie per realizzare i suoi ambiziosi progetti. La sua sfida consiste nell'imparare a tenere i piedi per terra, evitando di delegare agli altri le sue responsabilità, chiedendo in prima persona ciò di cui ha bisogno.

Celebri numeri 8

Elvis Presley, Marlon Brando, Giuseppe Garibaldi

Canzoni

Televisione


Su RaiStoria fanno una trasmissione che vorrei segnalare per la sua completezza e l'interesse degli argomenti trattati,si chiama DIXIT.L'altra sera era dedicata allo scrittore svedese Stiegg Larsson,fenomeno editoriale con la sua saga "Millennium",saccheggiata anche dal cinema,ma qui viene fatto il parallelo interessante della sua vita professionale,con la sua ascesa come giornalista e poi come editore della rivista antirazzista e antinazista "Expo",e la sua vita privata,con l'incontro determinante con Eva,che gli starà accanto fino alla fine,avvenuta per un attacco cardiaco.Li viene fuori uno spaccato originale e moderno della Svezia molto distante dall'immagine che noi abbiamo in Europa,di un paese ordinato,efficiente,con un welfare preciso al secondo,un paese moderno e benestante.Invece dall'opera e dagli articoli di Larsson viene fuori una altra fotografia del paese nordico e della sua società.Un paese che durante la seconda guerra mondiale aveva una forte dirigenza politico-economica filonazista,un paese che ha vissuto crisi economiche disastrose e dove il welfare ha fatto notevoli passi indietro.Un paese molto razzista dove il partito nazista raccoglie percentuali allarmanti di adepti.Dove il 46% delle donne ha subito violenze o tentativi di violenze sessuali,la maggior parte non denunciati,dove il 70% dell apopolazione ha problemi di alcool e malattie cardiovascolari,dove i traffici di armi e di droga hanno raggiunto livelli imbarazzanti anche per la polizia locale.A seguito della monografia su Larsson ecco una monografia su Olof palme,il Primo Ministro assassinato all'apice della sua carriera politica.Una trasmissione gestita da Minoli con il suo solito ritmo incalzante,magari meno letteraria nella scrittura rispetto a quelle di Lucarelli,ma più giornalistica,con tantissime informazioni,puntuali e precise,ricostruzioni accurate,ipotesi molto valide,insomma una trasmissione che ha delle monografie sempre interessanti e sicuramenti di un livello ben più alto rispetto alle trasmissioni che normalmente vengono proposte dai vari canali.

Cinema


Un ottimo action movie,per me.Scritto,prodotto e diretto da Ben Affleck che fa anche il protagonista,a mio avviso in maniera egregia in ogni ruolo.Un gruppo di amici di un sobborgo di Boston è dedita alle rapine alle banche.Sono dei professionisti e i colpi riescono sempre senza troppi intoppi.Durante una rapina uno dei rapinatori viene a contatto con la direttrice della banca,una giovane donna terrorizzata dalla violenza della banda.Pentitosi per averla troppo sconvolta e in dubbio che lei possa avere notato qualcosa che potesse identificare la banda decide di seguirla e in una lavanderia a gettoni la avvicina con una scusa.Da li inizia una frequentazione che poi si trasformerà in una storia vera e propria che fa prendere al rapinatore la decisione di vivere finalmente una vita onesta accanto alla donna che ama,lasciandosi alle spalle le rapine,la violenza,il carcere,la pressione della polizia.ma purtroppo durante l'ultima rapina vengono uccisi tutti i membri della banda a parte lui,che decide di sparire,non prima di avere avuto una ultima telefonata con la sua amata e averle lasciato una borsa piena di soldi che lei utilizzerà per fare una fondazione e costruire una pista di pattinaggio per i bambini di quel quartiere povero.Ottima azione,le scene delle rapine e degli inseguimenti sono all'altezza dei migliori film del genere.Non originale ma un solido film.

domenica 9 gennaio 2011

Pensieri


Per vivere un grande amore

Per vivere un grande amore, è necessaria molta concentrazione e molto senno, molta serietà e poco riso - per vivere un grande amore. Per vivere un grande amore, si deve essere uomo di una sola donna; poiché essere di molte, caspita!, è facile…- ma non ha nessun valore. Per vivere un grande amore, primo è necessario consacrarsi cavaliere ed essere della propria dama per intero - comunque sia. Si dovrà fare del corpo una dimora dove chiudere in clausura la donna amata e appostarsi di fuori con una spada - per vivere un grande amore. Per vivere un grande amore, vi dico, è necessaria attenzione con il "vecchio amico", che poiché è solo vi vuole sempre con sé per illudere il grande amore. È necessaria moltissima attenzione con chiunque non sia innamorato, poiché chi non lo è, è sempre pronto a infastidire il grande amore. Per vivere un amore, in realtà, bisogna compenetrarsi nella verità che non esiste amore senza fedeltà - per vivere un grande amore. E dunque chi tradisce il proprio amore per futilità è ignaro della libertà, di quella immensa, indicibile libertà che porta un solo amore. Per vivere un grande amore, il faut, oltre che fedele, essere un buon conoscitore dell’arte culinaria e dello judo - per vivere un grande amore. Per vivere un grande amore perfetto, non basta essere una brava persona; è necessario avere anche dei pettorali, pettorali da rematore. È necessario guardare sempre la benamata come la prima fidanzata e anche come la propria vedova, avvolta nel sudario del suo estinto amore. È assolutamente necessario aprire un credito di rose presso un fioraio – molto più, molto più che dalla sarta! – per far piacere al grande amore. Poiché ciò che davvero interessa al grande amore, è l’amore, è l’amore, amore a iosa; poi una fagiolata con i ciccioli è solo un punto a favore… È un punto a favore saper fare alcune cosette: uova strapazzate, gamberi, minestrine, sughi, bistecche alla Strogonoff – stuzzichini per il dopo amore. E cosa c’è di più bello che andare in cucina e preparare con amore una gallina con un ricco e gustoso contorno, per il nostro grande amore? Per vivere un grande amore è molto, molto importante vivere sempre assieme ed essere persino, se possibile, un’unica spoglia mortale – per non morire di dolore. È necessaria una cura costante non solo del corpo, ma anche della mente, poiché l’amata sente un qualunque nostro "calo" – e l’amore si raffredda un poco. Si dovrà essere molto cortesi senza cortesia; dolci e concilianti senza viltà; saper fare quattrini con poesia – per vivere un grande amore. È necessario sapere bere whisky (non si arrischi mai con un cattivo bevitore!) ed essere impermeabili ai si-dice-che – che non hanno nulla a che fare con l’amore. Ma tutto questo è inutile, se in questa selva oscura e dissennata non si è capaci di trovare la benamata – per vivere un grande amore.

Vinicius de Moraes da: "Per vivere un grande amore”

Cinema


E' uno di quei film da assaporare piano piano.Innanzitutto vi deve piacere la neve e le immense distese di ghiaccio,perchè qui di neve e di ghiaccio è pieno il film.Jamar è un campione di sci che in seguito ad una depressione viene ricoverato in un istituto psichiatrico.Dice addio alla sua promettente carriera e viene pure lasciato dalla sua compagna che se ne va portandosi dietro il loro figlio.Solo Jamar si sente perso e lavora occupandosi dello ski lift di un impianto ma la solitudine lo attanaglia cosi convinto anche da colui con il quale sua moglie ebbe una storia decide di intraprendere un lungo viaggio per riabbracciare suo figlio.Comincia una odissea fatta di incontri fugaci ma che lasciano in Jamar un grande senso di conforto,non si sente più solo.prima lo aiuta una bambina,poi lo aiuta un giovane,poi un vecchio in una tenda,sono tutte persone che rappresentano metaforicamente ognuno una qualità dell'animo umano che si può ritrovare in Jamar e che gli danno la forza di proseguire questo cammino che sembra disperato,ma in realtà è un ritrovare sè stesso.Bellissima la fotografia e intenso l'attore che interpreta questo personaggio che sembra uscito da una fiaba,tanto è "puro".

Cinema


Siamo ai tempi del Nazismo.Il regime cerca continuamente dei nuovi eroi che esaltino le gesta del popolo germanico.Ecco che si presenta una ghiotta occasione,la scalata dell'Eiger,una delle cime d'Europa più difficili e rischiose.Si presentano all'appuntamento diverse cordate provenienti da tutto il mondo.Da un paesino della Germania partono due amici,Toni e Andy,due ragazzi semplici,mal inseriti nella disciplina dell'esercito nazista e con una sola passione,la montagna.I due arrivano dalla Germania in Svizzera in bicicletta non potendosi permettere un viaggio in treno,seguiti dalla loro amica che fa la fotografa al seguito di un caporedattore di un giornale berlinese importante.Saranno proprio i due amici ad iniziare la scalata,seguiti da due austriaci,uno dei quali nell'ascesa si infortuna.Cosi i due tedeschi decidono di non proseguire la scalata e aiutare a calare giù i due austriaci in difficoltà.Non vi dico come prosegue e come va a finire questa che è una storia vera.Un film,per chi ama la montagna,i suoi silenzi,le sue atmosfere,la sua bellezza,le sue nebbie,la sua spietata crudeltà,da non perdere.Bellissime le sequenze dell'ascesa e della calata e la forza incrollabile della fotografa,innamorata di Toni,che dimostrerà tutta la potenza e profondità del suo amore con un atto di coraggio che è rimasto leggendario.

giovedì 6 gennaio 2011

Canzoni

Poesie


Il tuffatore

Di te amo le lunghe gambe,
puerili, lente,
aste tenere
soavi
che per spirali adolescenti salgono
infinite,
esatto tocco e fremito.
Di te amo le braccia
giovani,
che abbracciano fidenti
il mio squilibrio,
mani disvelate,
mani moltiplicanti
che accompagnano in fretta il mio incupito nuoto.
Amo il tuo grembo pieno d'ombra,
onda lenta e solinga,
dove si va facendo esausto il mare,
dove affondare sino a rompermi il cuore,
e di amore affogare
e piangere.
Di te amo i grandi occhi,
dove sondo la voragine buia della mia ansia,
per scoprire negli arcani
sotto l'oceano oceani.
Di te amo più di quanto riescano a dire
la mia parola
e la mia tristezza.

Vinicius De Moraes

domenica 2 gennaio 2011

Cinema


E' un film a metà tra un thriller spionistico ed un film di guerra,in ogni caso un ottimo action movie.Narra la storia di un agente della CIA (interpretato da un eccellente come sempre Di Caprio),che si muove in Medio Oriente come a casa sua intessendo reti di agenti,uccidendo,torturando,scappando,e infine arrivare a comandare l'importantissima sede della CIA in Giordania.Qui intreccia una relazione professionale con il capo dei servizi segreti locali per catturare lo sceicco che terrorizza con i suoi attentati l'Europa e il mondo intero.Tra colpi di scena a ripetizione,inseguimenti spettacolari,dialoghi ben costruiti e sequenze ben girate il film scorre velocissimo lasciando dentro la sensazione di aver capito che in definitiva la guerra convenzionale non esiste più,ma esiste la guerra iper tecnologica basata sui satelliti spia,le informazioni raccolte tramite intercettazioni e non più sul campo come nel passato(cosa deleteria per la CIA come denunciò spesso nei suoi libri Robert Baer).Un film che non annoierà mai.

Poesie



Tenerezza


Io ti chiedo perdono di amarti all'improvviso
Benché il mio amore sia una vecchia canzone alle tue orecchie,
Delle ore passate all'ombra dei tuoi gesti
Bevendo nella tua bocca il profumo dei sorrisi
Delle notti che vissi ninnato
Dalla grazia ineffabile dei tuoi passi eternamente in fuga
Porto la dolcezza di coloro che accettano malinconicamente.
E posso dirti che il grande affetto che ti lascio
Non porta l'esasperazione delle lacrime ne il fascino delle promesse
Ne le misteriose parole dei veli dell'anima...
È una calma, una dolcezza, un traboccare di carezze
E richiede solo che tu riposi quieta, molto quieta
E lasci che le mani ardenti della notte incontrino senza fatalità lo
sguardo estatico dell'aurora.

-- Vinicius De Moraes

sabato 1 gennaio 2011

Serie Tv


Questa seconda serie della ormai celebre saga sulla Banda della Magliana è ancora più completa e ricca di dettagli e informazioni rispetto alla prima serie che aveva si la freschezza della novità,ma non aveva la potenza del "rodaggio"che questa seconda serie invece offre.Dialoghi molto più profondi e diretti,situazioni sempre che cambiano,personaggi approfonditi e su tutto quella sorta di "angelo nero"che aleggia su tutti i componenti della banda e che porterà all'eliminazione di tutti,uno per uno.La sequenza finale con il Bufalo è veramente pensata,scritta e girata benissimo,a chiudere il cerchio di una storia basata soprattutto sull'amicizia vera,ma che i soldi,il potere,l'ambizione,hanno poi poco a poco distrutto inesorabilmente.

Pensieri


Per esserci e considerarla una bellissima avventura.
Per avere sempre una pazzesca curiosità su tutto.
Per provare sempre il brivido dell'amore.
Per vedere un quadro di Magritte.
Per ascoltare una canzone di Nick Drake.
Per nuotare in una fresca e trasparente acqua di mare.
Per sentire il profumo della terra bagnata dalla pioggia.
Per vedere un film di Kurosawa.
Per leggere un libro di Kundera.
Per avere la forza di "rinascere"sempre.
Per mangiare tonnellate di nutella.
Per viaggiare in posti lontani.
Per avere l'allegria dentro sempre.
Per la gioia di essere padre di due figli meravigliosi.
Per la sublime bellezza del silenzio.
Per la gioia di guidare,qualunque cosa.
Per camminare in un bellissimo posto di montagna.
Per vedere un bellissimo spettacolo a teatro.
Per cantare a squarciagola quando si è felici.
Per perdersi nello sguardo della donna che si ama.
Per sentire l'amore che solo un cane eccezionale può dare.
Per mangiare una pizzona superfarcita.
Per condividere tanto con amici fidati.
Per baciare all'infinito.
Per la rilassatezza che dona una bella doccia.
Per il cappuccino del mio bar preferito.
Per la gioia che dona cucinare.
Per la soddisfazione che si prova quando si è fatto un buon lavoro.
Per andare in bici.
Per vedere i visi dei miei figli quando scarteranno i regali di natale.
Per sentirsi bene con il vestito preferito.
Per fare l'amore.
Per tirarsi le palle di neve con i miei figli.
Per spegnere tutte le luci di casa e accendere delle bellissime candele profumate.
Per giocare con un buon videogame.
Per mangiare le lasagne fatte in casa.
Per bere una bella Coca cola fresca....
Per tutto questo e altro ancora vale la pena ogni giorno respirare......