venerdì 17 dicembre 2010

Accadimenti


KOSOVO, GOVERNO IMPLICATO NEL MERCATO DEGLI ORGANI UMANI

I leader di etnia albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) erano responsabili dei traffici di organi umani alla fine degli anni novanta. Lo afferma nel suo ultimo rapporto Dick Marty, che indaga su tali crimini per conto del Consiglio d'Europa.
Come ha riferito a Belgrado l'emittente B92, nel 1999 i membri indipendentisti dell'Uck rapivano serbi e altri civili per condurli in Albania, dove venivano loro espiantati gli organi che venivano poi venduti al mercato nero. Le autorità internazionali in Kosovo non facevano nulla per contrastare tali traffici, anche quando erano del tutto evidenti. Le persone rapite e destinate all'espianto di organi, secondo il rapporto, venivano tenute in prigioni segrete nel nord dell'Albania sotto il controllo dell'Uck. Tali prigionieri venivano trattati in modo disumano e crudele, prima di scomparire.
Secondo il rapporto di Marty, uno dei comandanti medici dell'Uck che risiedeva in Albania, Shaip Muja, era e resta ancora oggi uno stretto consigliere di Hashim Thaci, l'attuale premier kosovaro che negli anni novanta era uno dei leader militari dell'Uck. Muja è attualmente consigliere politico di Thaci, responsabile delle questioni sanitarie.
Abbiamo numerose indicazioni concordanti sul ruolo centrale che Muja ha ricoperto in reti internazionali, compresa quella dei trafficanti di organi, sostiene il rapporto. Il rapporto di Dick Marty, ha riferito B92, sarà discusso gioved da una commissione del Consiglio d'Europa e, se verrà approvato, la commissione parlamentare dello stesso Consiglio d'Europa lo dibatterà alla fine del prossimo gennaio.Secondo le testimonianze raccolte dal rapporto del Consiglio d'Europa (Ce), venivano uccisi con un colpo di arma da fuoco alla testa i prigionieri di guerra serbi e altri civili vittime del traffico di organi di cui sarebbero responsabili i leader di etnia albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck). Si trattava soprattutto di reni poi venduti a cliniche private straniere, si precisa nel rapporto che viene respinto come senza fondamento dal governo kosovaro che in una dichiarazione parla di invenzioni finalizzate a coprire di obbrobrio l'Uck e i suoi dirigenti. L'esecutivo non ha escluso di adire vie legali per rispondere alle invenzioni del relatore del Consiglio d'Europa e autore del rapporto, Dick Marty.
Secondo il rapporto, il traffico era controllato da un gruppo di dirigenti detto Gruppo di Drenica e vi sarebbero numerosi indizi che gli organi venissero estratti da prigionieri di una clinica in territorio albanese, nei pressi di Fushe-Kruje (20 km a nord di Tirana). Nel testo, disponibile su internet, si ricorda che di un traffico di organi espiantati a prigionieri di guerra serbi fa menzione Carla Del Ponte, l'ex-procuratore del Tribunale penale internazionale per la ex-Jugoslavia, nel suo libro pubblicato in prima battuta in Italia La caccia - Io e i criminali di guerra. Un secondo e ultimo riferimento all'Italia fatto dal rapporto riguarda analisti del Sismi, il servizio segreto militare, e dell'intelligence tedesca, britannica, greca e della Nato che definirebbero abitualmente l'attuale premier kosovaro Hashim Thaci come il più pericoloso tra i 'padrini della malà dell'Uck.

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