sabato 17 dicembre 2011
Cinema
Due giovani maghi apprendisti, Robert Angier e Alfred Borden, vengono istruiti e seguiti da Cutter, un ingegnere illusionista ed ex mago, ma durante un numero in cui una donna viene legata e messa in una cassa di vetro piena d'acqua, qualcosa va storto e Angier incolperà l'amico dell'accaduto, tentando di vendicarsi. Inizia così un crudele gioco tra i due uomini su chi sia il migliore e la rivalità si trasformerà pian piano in ossessione.
Ambientato a Londra nell'età Vittoriana The Prestige segue da vicino il percorso che porterà Angier (Hugh Jackman) e Borden (Christian Bale) alla scoperta della massima illusione, "The New Transported Man", ovvero una sorta di teletrasporto. Non è semplice entrare nell'ottica dei due rivali perché sono uomini che amano la magia più di qualunque altra cosa e credono fermamente che il sacrificio sia il prezzo da pagare per un buon spettacolo. Eppure Christopher Nolan riesce a far prendere allo spettatore le parti dell'uno e dell'altro trasportandolo in un'altra epoca, nell'illusione più spettacolare, sulla scena e tra i giochi di prestigio, nella tana del grande scienziato Nikola Tesla (un David Bowie in forma e sempre incredibilmente convincente, specie nei panni dell'inventore un po' folle) fino alla rivelazione ultima.
La fotografia magica e le fantastiche scenografie fungono da ulteriore mezzo di trasporto verso l'ignoto, dove solo i volti conosciuti e rassicuranti degli attori non protagonisti (l'ingenua Rebecca Hall, la dolce Scarlett Johansson e il bravissimo Michael Cane che torna a vestire un ruolo simile a quello del Dr. Wilbur Larch ne Le regole della casa del sidro) riescono a portare un po' di sollievo durante la cavillosa esposizione dei fatti, come c'era da aspettarsi dal regista di Memento.
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