venerdì 31 marzo 2023
Cinema
Charlie è un insegnante di mezza età superobeso che passa le giornate mangiando e facendo lezioni online ai suoi studenti senza però mostrarsi con la webcam.Tutta la sua vita ruota attorno al cibo che consuma in quantità abnormi tanto da non potere quasi più muoversi se non con l'ausilio di un trespolo.Lo aiuta una amica infermiera,che gli fa la spesa,lo accudisce,lo cura,lo lava e gli fa compagnia nei ritagli di tempo dal lavoro in ospedale.Poi compare Ellie,la figlia adolescente abbandonata quando era piccola per seguire il suo amore,Adam,che poi si suiciderà.La ragazza non perdona al padre l'abbandono e lo tratta malissimo ma lui con una dolcezza commovente cerca di spiegarle il suo amore incondizionato per lei e che,tramite la madre,ha sempre avuto sue notizie ed ha sempre provveduto economicamente a tutti i suoi bisogni,anche se lei non lo sa.Lo script è tratto da un testo teatrale di Samuel Hunter,che è anche sceneggiatore del film,e infatti tutto si svolge in un salone,con poche sequenze in un bagno e in una altra stanza,ma tutto ruota attorno al divano e alla porta,dove entrano ed escono i personaggi di questa storia amara.Il titolo fa riferimento al Moby Dick che era un tema di Ellie bimba e che Charlie ha sempre tenuto con sè come fosse una reliquia.Come in tutti i suoi film Aronofsky usa il corpo come metafora della deformazione della realtà.Lo ha fatto nel suo primo film,Pi greco,con il matematico geniale considerato schizofrenico,con The Fountain,dove il cancro della amata dal protagonista modifica tutte le sue prospettive di futuro,lo fa con the wrestler,dove lo sportivo invecchiando perde non solo forza e agilità ma il suo spirito combattivo,così come in Madre la gravidanza della protagonista porta poi allo sconvolgimento della vita della coppia.Corpo che per il regista è solo involucro di uno spirito spesso compresso e avvolto in mille abiti psicologici che lo mortificano spegnendo la sua luce.E la luce di Charlie appare in tutta la sua evidenza nella sequenza finale dove è quasi impossibile non riuscire a commuoversi.
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