sabato 24 giugno 2023

Libri

Cipro,anni 50.Kostas è un ragazzino greco,cattolico,che vive in una famiglia povera insieme alla mamma e a tre gratelli dopo la morte improvvisa del padre.Vivono dignitosamente grazie ai prodotti artigianali che la madre riesce a vendere.Defne è una ragazza turca,vive in una famiglia agiata all'altro capo dell'isola e la sua vita va avanti in maniera piuttosto tranquilla.Un giorno le vite di questi due ragazzi si incontrano e scoppia l'amore ma,come due moderni Romeo e Giulietta,la guerra civile che divide le due comunità etniche spezzerà momentaneamente il loro legame.kostas sarà costretto ad andare a Londra da suo zio per evitare guai,mentre suo fratello più grande era rimasto ucciso negli scontri e quello mediano si era reso clandestino per combattere le milizie turche.A Londra impara nel negozio dello zio ad armeggiare con ogni tipo di sostanza vegetale e si appassiona così alla botanica divenendo nel giro di qualche anno un vero esperto ed accademico.Ma il suo cuore era rimasto a Cipro.Rientrato nell'isola incontra di nuovo Defne,nel frattempo diventata archeologa,occupandosi di ritrovare i resti dei corpi di tutte le persone sparite durante la guerra civile.All'inizio la freddezza tra i due è palpabile ma dopo l'antico amore si risveglia tanto che Kostas convince Defne a trasferirsi con lui a Londra e a sposarlo.Vivono felici alcuni anni mettendo al mondo anche una figlia,Ada,ma ad un tratto il peso di tutte quelle vite spezzate e i ricordi di tutto quel sangue portano Defne allo stordimento tramite l'alcool e i frmaci fino a che non la raggiunge la morte.Rimasto vedovo Kostas si occupa di tirare su come può questa bambina intelligente ma molto chiusa.Da Cipro si era portato una talea di un albero di fichi a loro due caro perchè stava nella taverna dove era avvenuto il loro primo incontro,e aveva piantato il rametto nel giardino di casa,curandosi della pianta come fosse una ulteriore figlia.Il romanzo è scritto benissimo ed alterna,con originalità,la parte vissuta dagli "umani",da quella narrata in prima persona "dalla pianta di fico"svelando al lettore un mondo vegetale vivo e pulsante,sensibile e capace di empatia con l'umano più di quanto avvenga spesso il contrario.In alcune parti noioso,ma si legge scorrevolmente e le oltre 300 pagine alla fine lasciano un sapore dolce in bocca,di buona lettura.

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